Ai migranti che sono in sciopero della fame, il ministro dell’Interno della Repubblica Italiana, manda a dire, testuale:
“Pazzesco.
Da ieri mattina, nel Centro di Permanenza per i Rimpatri di Pian Del Lago (Caltanissetta), 72 “ospiti” (18 dei quali, tunisini, verranno rispediti a casa in giornata) stanno facendo lo sciopero della fame come segno di protesta contro il loro trattenimento presso la struttura…
Peggio per loro se rifiutano di mangiare, vorrà dire che risparmiamo un po’ di soldi prima di espellerli“.
Invece di cercare di capire i motivi di questa protesta (cosa elementare, che un ministro dovrebbe fare d’ufficio), il ministro adopera una ironia crudele a cui avrà abituato anche larga parte del popolo italiano, ma purtroppo per lui alcuni italiani non si rassegnano.
Il peggiore liberale d’un tempo, il peggiore liberista di questi ultimi anni, non avrebbe mai usato toni simili ricoprendo la carica di ministro. Ciò è certamente demoralizzante, prima di tutto per l’Italia che appare sempre più brutta, incrudelita, acida e piena di rancori, pregiudizi e fobie.
Mette angoscia un Paese intriso di sentimenti così ostili, negativi e respingenti.
La cattiveria è all’ordine del giorno.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay