Poste, a settembre sciopero generale contro la privatizzazione

La lotta va in ‘pausa’, i problemi no. Dopo quasi tre mesi di blocco degli straordinari e uno sciopero regionale in Emilia Romagna (con percentuale di adesione molto alte...

La lotta va in ‘pausa’, i problemi no. Dopo quasi tre mesi di blocco degli straordinari e uno sciopero regionale in Emilia Romagna (con percentuale di adesione molto alte per la categoria: 75% negli sportelli, 65% tra i portalettere), e uno in Liguria, la battaglia delle Poste in Emilia-Romagna si ‘ferma’: venerdi’ sara’ l’ultimo giorno con blocco degli straordinari. La tanta posta non consegnata per effetto del nuovo regolamento sulle consegne a giorni alterni continua a restare ferma e a Roma avanza lulteriore privatizzazione delle Poste (e’ atteso per lunedi’ un passaggio in commissione alla Camera). In assenza di risposte da parte dell’azienda sulla riorganizzazione e del Governo sulla privatizzazione, dovra’ partire la dichiarazione di sciopero nazionale a settembre.
Secondo il sindacato “è in capo al Governo una chiara sottovalutazione della complessità del Gruppo Poste Italiane, della coniugazione fino ad oggi proficua di attività di mercato e di attività pubblica e sociale; coniugazione che il sindacato ha invece talmente chiara da aver proposto, in fase di rinnovazione contrattuale, un sistema duale di governance come sostanziamento del principio di democrazia economica realizzabile, in primis, in aziende di interesse pubblico”.

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FABRIZIO SALVATORI

da Contro la crisi.org

foto tratta da Pixabay

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