Quando arrivi a sperare che il ritorno di “Portobello” in televisione possa rappresentare un motivo di gioia in mezzo ad una quotidianità massmediologica devastante, è del tutto evidente che la devastazione mentale ha fatto il suo corso e che, comunque, una certa voglia di riscatto esiste. Si rifugia in esempi del passato. Sia perché sogna ancora “SuperGulp!” e quei “Giochi senza frontiere” – pensate! – inventati dal generale De Gaulle per pacificare meglio le nazioni europee dopo il disastro della Seconda guerra mondiale; sia perché non trova nell’oggi stimoli sufficienti alla critica stessa. Anche nel divertimento, nella spensieratezza.
Meglio “Portobello”. Se poi unisce passato a presente, meglio ancora.
(m.s.)
foto: screenshot da You Tube