Stando così le cose, un “Libro bianco” sulla diffusione dell’epidemia da Covid-19 sarà necessario. Come ai tempi del G8 di Genova. Il problema sono sempre i fatti, che hanno la testa dura ma a volte non riescono a sfondare le porte chiuse.
Qualcuno un giorno racconterà in qualche inchiesta dettagliata quando, come e perché il Coronavirus si è diffuso in Lombardia piuttosto che in Calabria. Leggeremo tutte le evidenze scientifiche del caso; sapremo, dati alla mano, ricollegare ogni singolo frammento di un cambiamento epocale.
Di una tragedia, di uno sconvolgimento prima di tutto delle vite dei più deboli, degli sfruttati, di chi fa fatica a sbarcare il lunario ogni mese. Lo leggeremo in qualche libro-inchiesta di una giornalista coraggiosa, di un cronista d’assalto.
Forse lo leggeremo anche da atti pubblici. Ma dopo che, come spesso è accaduto nella storia della nostra Repubblica, la notte è passata grazie a qualche nuova Camilla Cederna, a qualche nuovo Giuseppe Siani, a qualche nuovo Lorenzo Guadagnucci…
(m.s.)