Nessuno più di me è diventato comunista anche mediante una feroce critica verso i regimi dell’Est che hanno deformato il comunismo e lo stesso marxismo.
Ma, come non si può affermare che il fascismo fu buona cosa per aver bonificato quattro paludi e fatto arrivare alcune volte le littorine in orario, così non si può dire che il comunismo sia stato solo il sovietismo che, pure, non nasce e non diventa mai regime votato allo sterminio razziale, di massa.
Se oggi noi viviamo nell’Unione europea lo dobbiamo anche a tutti quei comunisti libertari che hanno lottato contro ogni tirannia tanto nera quanto presuntamente rossa.
Nemmeno il terrorismo era assimilabile in una unica condanna univoca.
Il terrore nero era destabilizzazione della democrazia e voglia di restaurazione di regimi autoritari col benestare dei padroni; il terrorismo rosso, da condannare in quanto violenza gratuita e senza una capacità di coinvolgimento sociale, divenuto “antisociale” nel momento in cui si è messo in cattedra e ha stabilito che nemici di classe erano anche gli operai che lo avversavano, ebbene quel terrorismo muoveva comunque da una ispirazione opposta a quella fascista: battersi per una società libera dal capitalismo.
Pur essendo “compagni che sbagliano” tanto gli stalinisti quanti i terroristi, mai e poi mai si possono equiparare al nazismo, al fascismo o a qualunque altra forma di reazione ed eversione nera.
Il voto espresso dal gruppo socialista al Parlamento europeo che invece mette sullo stesso piano comunismo e nazismo è prima di tutto una offesa alla storia e poi a tutte le donne comuniste e gli uomini comunisti che hanno speso la loro vita per una rivoluzione che deve ancora venire.
(m.s.)