“E’ incredibile!”, me lo disse un amico che aveva visto il film “Snowden”. “Vedrai che, dopo averlo visto, perderai certezze e avrai molti dubbi”. Devo dire che non avevo grandi certezze e avevo, questo sì, dei dubbi sulla “democrazia in rete” e della rete stessa.
Nella “rete” si scontrano tanto un anarchia apparente quanto un controllo rigido di tutti i dati che vi sono immessi. La libertà ha un prezzo. Sempre, quando si tratta di libertà fornita dai grandi magnati dei “social network”, dei gruppi che hanno in questi decenni fondato la loro fortuna proprio sullo sviluppo di Internet e delle comunicazioni planetarie.
Pensare che tutto questo fosse al servizio dell’umanità come “bene comune” è una ingenuità che non ci potevamo e non ci possiamo permettere.
(m.s.)
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