Non ci nasconderanno più

Il mimetismo politico, il dietro le quinte dei tanto vituperati “partiti” viene stigmatizzato oggi da alcuni giornali nazionali: un po’ perché alcuni capi politici si defilano per evitare ai...

Il mimetismo politico, il dietro le quinte dei tanto vituperati “partiti” viene stigmatizzato oggi da alcuni giornali nazionali: un po’ perché alcuni capi politici si defilano per evitare ai candidati locali spiacevoli sorprese derivanti da un troppo evidente collegamento con le forze nazionali al governo o anche all’opposizione; un po’ perché bisogna che “i partiti facciano un passo indietro”.
E’ la maledizione di tempi in cui il “civismo” è una virtù e l'”appartenenza ideologica” è una maledizione, un lerciume da combattere, qualcosa di reietto da gettare nell’angolo del dimenticatoio.
Non so come la pensate voi ma io credo che la rinascita di una sinistra di alternativa nel Paese passi anche per una nuova consapevolezza che bisogna chiudere un ciclo: quello della politica identificata con gli affarismi privati e, quindi, con l’identificazione totalizzante dei partiti con l’immondizia.
Nonostante il ciclone grillino, almeno noi comunisti abbiamo dimostrato di non essere così coinvolti da una empatia trascinante di voglia di potere da esserne corrotti o corruttibili.
Gli anticorpi derivanti proprio dalla nostra ideologia ci hanno salvato e ci hanno permesso di continuare a fare politica in anni di completo oscurantismo, di ignoranza delle nostre posizioni, di marginalizzazione assoluta.
Eppure abbiamo resistito e ora continuiamo, giustamente, a proporre una sinistra unita antiliberista nel rispetto delle singole specificità. Anche e soprattutto ideologiche.
Per questo non possiamo condividere spazi con chi ha contribuito a formare quella idea di politica: degli affari, del privato, della compromissione, della progressiva distruzione dello stato – sociale, dei diritti dei più deboli.
Per questo, oggi, in tutta Italia un voto alle liste dove sono presenti i comunisti e le comuniste è un voto ben dato, un investimento sul progetto di successo di una vera sinistra che non cerca il centro, che non cerca il governo a tutti i costi, che cerca il modo di rientrare in Parlamento per condizionare dei processi politici e sociali che, oggi, sono veramente alla mercé di un blocco di destra ampio, esteso, praticamente inattaccabile.

(m.s.)

foto tratta da Pixabay

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Lo stiletto

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