Considerazioni intorno allo squallore quotidiano di un gioco a tre, di una partita truccata. Ma c’è un grimaldello che può rompere la serratura…
Tutto torna. La fine del sistema delle garanzie sociali, la fine del lavoro stabile, la fine della proporzionalità come base di espressione della delega popolare hanno aperto la via ad una insicurezza generalizzata che alimenta il populismo e che, dopo decenni di corruzione e di ambizioni sfrenate, si esprime nel voto a tre blocchi molto poco differenti l’uno dall’altro.
Senza Berlusconi e Renzi, Grillo sarebbe il nulla.
Senza Grillo, Renzi non apparirebbe “di sinistra”.
Senza Renzi, Grillo avrebbe solo l’arma dello “psiconano”.
Sono l’uno funzionale all’altro. E lo sanno. E giocano una partita truccata dove detengono direttamente o indirettamente le leve della comunicazione, anche per via parlamentare…
I sindacati “gialli” fanno finta di tutelare i lavoratori e la Fiom è sempre più sola all’interno della Cgil.
Deperisce la democrazia, i diritti sociali svaniscono, quelli civili nemmeno vengono più presi in considerazione.
Sull’altare della “salvezza nazionale” si sacrifica anche la Costituzione stessa che invece di essere tutelata dal Quirinale viene vilipesa ogni giorno.
Tuttavia una possibilità di aprire un varco in questa cloaca c’è: resto convinto che basterebbe avere coscienza dell’essere sociale di ciascuno di noi per avere anche coscienza civile e per non credere che la storia sia finita e che andare a votare non serva più a spostare nulla.
Andare a votare non risolve la madre di tutte le questioni: non cambia la società da capitalista in libera associazione di produttori federati.
Ma serve per arrivare a gestire quel potere che è necessario avere per far cambiare il corso degli eventi con rapporti di forza necessariamente opposti a quelli di oggi.
Berlusconi vi ha ingannato, Grillo e Renzi vi deluderanno molto presto. E, se non vi date una scossa in fretta, sarete voi che non votate a rimanere col cerino acceso in mano e vi scotterete.
Avete una possibilità di invertire la rotta. Ce l’avete il 25 maggio col voto europeo e con molti voti locali. Basta con la rete di corruttele berlusconiana, basta con la falsa sinistra del PD, basta con la falsa rivoluzione del capocomico di Casaleggio.
C’è un bollino rosso a cui affidarsi, in cui essere parte attiva e partecipare. Non basta votare e tornare a casa. Votate e impegnatevi per quanto potete in una grande opera di cambiamento sociale. Da oggi, da subito.
MARCO SFERINI
redazionale