Noi parliamo di migranti perché i migranti sono sotto attacco.
Noi parliamo di “froci” perché spesso i “froci” sono sotto l’indice puntato del pregiudizio.
Noi parliamo di “negri” perché sovente il colore della pelle è e rimane una discriminante forte, presuntuosa, determinata a rimanere tale nonostante “La capanna dello zio Tom” e Barack Obama alla Casa Bianca.
Poi noi parliamo di sindacalisti uccisi da chi esercita i propri sporchi interessi usando ogni giorno la sofferenza dei migranti negri, magari anche “froci”.
Tutto ciò che un essere umano, uomo o donna, può essere già oggi o diventare domani, ciò che importa è che non lo diventi a causa dello sfruttamento e del pregiudizio, ma per libera propria scelta di vita.
Ecco perché parliamo sempre di lavoratori, di sfruttati che sono anche “negri”, “froci” o, semplicemente, gli ultimi della terra…
(m.s.)
foto tratta da Pixabay