La cattiveria all’ordine del giorno. Gratuita, anzi distribuita con bonus al seguito: per diffonderne altra.
Per abbaiare come cani rabbiosi non più in un recinto ma liberi di vagare per le vie di una indifferenza che si è trasformata da vuoto della mente a ripieno goloso di una pancia fatto di frustrazioni che escono forse per evitare il collasso totale di una singolarità decerebrata da decenni di televisione e di individualismo.
I cani rabbiosi abbaiano e se la prendono sempre con chi è più debole o apparentemente tale.
Perché chi appare debole, per un difetto fisico, per il colore della pelle considerato come un “handicap”, per una idea magari… è invece solitamente molto forte, energico e capace di rispondere a tono al logorio della vita post-moderna (perché vi sarete resi conto, almeno voi pochi che avete la capacità di capire queste righe, che siamo entrati in una fase che moderna non è per niente, se al concetto di moderno associamo sempre naturalmente quello di progresso morale, civile, sociale, economico).
Chiara è una 18enne, disabile, candidata a Miss Italia. Ha una protesi ad una gamba e per questo i cani rabbiosi le scrivono: “Ti votano perché sei storpia”.
Chiara sicuramente ne soffre, ma risponde con sagacia, tono, energia e con tanta voglia di prendersi anche gioco di questi esseri disumani: “A me mancherà una gamba, ma a lei cuore e cervello”.
Applausi, Chiara. Hai già vinto Miss Italia.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay