Come un tempo gli operai dovevano essere tutti vestiti di toppe e stracci, così oggi, per obbedire allo stereotipo indispensabile per frustrare la propria crudeltà (siamo oltre la rabbia ormai…), si deve inveire contro i migranti se non sono tutti scheletrici come gli internati nei campi di sterminio nazisti.
Per ottenere un po’ di pelosa pietà da questi sovranisti e cattivisti moderni, i migranti devono venire in Italia non con un fisico gradevole alla vista, ma smunto, scarno, magari deperiti e con evidenti bruciature epidermiche provocate dal sole che li martella nelle traversate con barchini e barconi.
Devono essere così, altrimenti si rischia di mandare in tilt tutta la costruzione anti-mentale del razzista nostrano che è piena soddisfazione di un egoismo necessario senza cui questi individui non potrebbero altrimenti sopravvivere.
(m.s.)
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