Matrimonio civile, divorzio, unioni gay. La Chiesa e le sue trincee

Non esiste un presupposto per il riconoscimento del matrimonio “regolare“, visto che lo stesso poggia sull’assunto, proclamato dalla Chiesa Cattolica, che lo stesso è tale per volere divino e, quindi, perché rientra nella “verità naturale” di ciò che il Creatore avrebbe stabilito. Il presupposto, ergo, è Dio stesso. E può una norma che trascende la divinità porsi eticamente al di sopra della stessa? Ne crollerebbe tutto il castello di artefatti e di contraffazioni della buona fede (letteralmente intesa…) che permette al potere della Curia romana di perpetuarsi di millennio in millennio. La famiglia è stata, quindi, nei secoli dei secoli, uno degli aggregati sociali migliori attraverso cui avere un controllo comunitario e un potere di indirizzo etico-politico nei confronti degli … Leggi tutto Matrimonio civile, divorzio, unioni gay. La Chiesa e le sue trincee