Mentre la previsione di crescita del PIL cala allo 0,7% (ricordate quando si sbandierava l’1%?), ecco la notizia:
Il discorso era rimasto in sospeso, ma ora Bruxelles chiama: in tempi brevi il governo italiano deve aggiustare i conti pubblici. Servono circa 3,4 miliardi di euro, una manovra bis che vale lo 0,2 per cento del Prodotto interno lordo. La richiesta è piombata su Roma giusto la scorsa settimana e questa volta l’esecutivo non può più rinviare, dovrà mettere mano al portafoglio. Anche perché in caso contrario — la Commissione europea lo ha messo ben in chiaro nei contatti riservati delle ultime ore con il Tesoro — è pronta una procedura d’infrazione per deficit eccessivo a carico dell’Italia per il mancato rispetto della regola del debito. Un commissariamento per diversi anni sulle scelte di politica economica che il governo Gentiloni difficilmente potrà permettersi.
Risaltano due elementi:
- Le “bufale” nel campo della politica economica stanno tutte dalla parte del Governo;
- E’ evidente che questo stato di cose è stato occultato a causa della campagna referendaria e Mattarella ha le sue brave responsabilità considerato che prorogò il governo Renzi dopo le dimissioni per due giorni onde approvare una finta e falsa manovra economica.
Tutto questo accade nel momento in cui l’Italia si trova in deflazione e le linee di analisi macroeconomiche, mentre si svolge il raduno dei ricconi di Davos, parlano di insopportabilità del livello di disuguaglianze (8 patrimoni assieme superano quello della somma di tutto il resto del mondo).
Sullo sfondo guerre, flussi incontrollati di migranti alla disperazione, attentati attuati da integralisti, disastro climatico, arretramento secco di quelli che erano stati millantati come paesi emergenti, crisi verticale del simulacro chiamato Unione Europea.
Italia allo sbando che paga le bugie raccontate dal potere nell’ultimo triennio, veramente disastroso.
a cura di FRANCO ASTENGO
foto tratta da Pixabay