Solo un pensiero, niente stilettate oggi. Solo un pensiero per Prince Jerry che a 25 anni, in Italia, s’è gettato sotto un treno perché gli avevano negato il permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Certo, la colpa è sua. Di chi volete che sia? La colpa è sua: non è ammessa debolezza nell’Italia del sovranismo. Non è ammessa la disgrazia disumana del fuggire dalle guerre, dalla fame, dal non-futuro.
La colpa è sua, del resto l’umano era lui: era lui ad essere disperato. La sicurezza per lui non ha avuto alcun valore: né morale né legislativo. Nessun decreto lo ha tutelato.
Chi si appella alle leggi e ai regolamenti facendo riferimento alla durezza del diritto e alla sua intransigenza, perde la sua anima. Forse l’ha già persa perché ha perso la coscienza.
Solo un pensiero per Prince Jerry. Enfasi, retorica e altro non servono a nulla. Ma tacere non è possibile.
Ma il silenzio, appunto, quello no.
(m.s.)
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