Le scritte antisemite, neonaziste, vergate con croci celtiche e insulti alle vittime dell’Olocausto, si moltiplicano nel Paese.
Dalle porte delle case dei deportati fino alle mura delle scuole: accanto alla stella di Davide, il tentativo di sdoganamento quotidiano di frasi che incitano all’odio, alla violenza, alla discriminazione razziale e delle minoranze.
Una comunità democratica, civile, sociale dovrebbe cancellare subito questi sfregi alla democrazia, questi inni alla disumanità, trasformando svastiche e simboli del Terzo Reich e del fascismo in disegni frutto della più bella fantasia.
Come fanno in Germania alcuni writers (Fanpage.it ne parlò già alcuni anni fa: qui l’articolo): vanno alla ricerca delle svastiche e con bombolette e immaginazione le rendono l’esatto opposto.
Al nero monotono del neofascismo si aggiungono i più diversi colori: la croce uncinata diventa una casa, un coniglio rosa, un gatto che fa una simpatica linguaccia ai passanti, una mosca che sta per essere acchiappata da un retino o un egiziano antico sorridente.
Anche la svastica può essere bella: quando viene cancellata da muri, porte e portoni. Ma non dalla memoria comune, non dalla storia d’Europa e del mondo.
(m.s.)
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