Caro (cara) come sai esiste per ciascuno di noi un fatto, magari minore, che funziona però come la fatidica goccia che fa traboccare il vaso, cioè che rende impossibile fare finta di niente, che rende impossibile non fare niente. E siccome ci hanno tagliato la lingua (cioè l’accesso ai mass media e a qualsivoglia giornale) posso solo scriverti personalmente, caro amico, così mi distraggo un po’.
Per me il fatto che mi ha portato a dire che la misura è colma è stato che i bambini leucemici venezuelani non potranno più essere curati in Italia (e ben 600 avevano ricevuto da noi cure decisive per la loro vita), e questo per obbedienza all’embargo deciso da Trump e condiviso dall’Europa. Così d’ora in poi quei bambini moriranno, mentre avrebbero potuto essere curati e salvati.
Un orrore senza precedenti, una vergogna, un crimine, che i giornali “indipendenti”, radio e tv si sono ben guardati di riferire. Tu, che leggi “Repubblica” o “Il Corriere della sera” tutti i giorni e guardi i TG, lo sapevi? A volte io penso che questi giornalisti servi, anzi servi dei servi, sono i più colpevoli di tutti, perché sono convinto che in questo caso – come in tanti altri casi – se la gente comune sapesse, allora si solleverebbe un’ondata di indignazione tale da spazzare via Trump e chi gli obbedisce in Europa e in Italia; per questo la gente comune non deve sapere e l’intero apparato informativo serve a garantire proprio questo, che la gente non sappia (ma su questo ritornerò in conclusione).
Per esempio non si deve sapere che in Venezuela si sono svolte ben 20 libere elezioni negli ultimi 25 anni, che il movimento bolivariano ha vinto sia le ultime regionali sia le elezioni per la Costituente e sia le presidenziali, che Maduro è stato rieletto Presidente (contro altri tre candidati) con 6.244.016 voti pari al 67,84%, staccando il candidato della destra Falcòn. con 1.927.174 voti, pari al 20,93%, che l’ex presidente USA Carter, chiamato a controllare la regolarità del voto, ha definito quello venezuelano “il sistema elettorale migliore del mondo”, che lo spagnolo Zapatero ha svolto lo stesso ruolo nelle ultime elezioni presidenziali garantendone la assoluta regolarità.
Ma il Venezuela è colpevole, colpevole di aver restituito il suo petrolio al suo popolo, togliendolo alle compagnie nord-americane, e con quei soldi ha costruito dal nulla il sistema sanitario nazionale che non esisteva, ha cancellato del tutto l’analfabetismo, ha costruito due milioni di alloggi popolari, etc. E dunque il Venezuela bolivariano deve essere punito, con una crisi economica provocata artificialmente, con un feroce e illegale embargo, con una guerra mediatica fatta di bugie e di silenzi, con il terrorismo e gli attentati della destra fascista, e ora con un tentativo di golpe, un tizio creato dalla CIA che si “autoproclama” presidente, foraggiato e appoggiato dagli USA e dall’Europa. Vogliono ripetere il Cile di Pinochet e l’Argentina di Videla.
Tu mi dirai: ma che c’entra il PD con questo? C’entra eccome. Il PD ha appoggiato il golpista-CIA Guaidò, ha votato compattamente per lui anche al Parlamento europeo, e l’incaricata esteri dell’Europa Mogherini (del PD) si è affrettata a sostenere Trump anche per il Venezuela.
E già che parliamo di politica estera: si tratta dello stesso partito che fece ciò che neppure la DC aveva mai osato fare, cioè la guerra in Jugoslavia contro l’art 11 della Costituzione, che poi ha sempre appoggiato e votato, in Italia come in Europa, tutte le guerre decise dagli USA: l’Irak, l’Afganistan, etc. fino all’ultima aggressione in Libia.
Restiamo a parlare dell’Europa: tutte le leggi e i trattati capestro contro la classe operaia e i popoli europei (da Maastricht in poi) sono state sempre votati, oltre che da Berlusconi (e da Salvini), anche dal PD, un partito che (questo non lo ricorda nessuno!) fa parte dell’attuale maggioranza al Parlamento europeo, con il Partito Popolare europeo e l’ALDE (i liberali): insomma il PD e Mogherini (e gli europarlamentari PD uscenti, Buonafede, e Sassoli, e Gualtieri, etc.) stanno in maggioranza con Juncker, con Tajani, e con Moscovici (il quale non per caso partecipa ora alla iniziative elettorali del PD). E quando la troika e la BCE aggredirono la Grecia di Tsipras (in sostanza per trasferire al popolo greco i debiti delle banche franco-tedesche), il PD e i social-liberisti furono in prima fila a stringere il laccio al collo del popolo greco: così in Grecia sono state soppresse pensioni, chiuse scuole, chiusi ospedali, e addirittura la mortalità infantile è aumentata spaventosamente. Tutto ciò grazie a Juncker e Merkel, Hollande e Renzi.
D’altra parte il social-liberisti e il PD non sono forse il più fedele partito del capitale finanziario? Ti ricordi lo scandalo della Banca Etruria e del Monte dei Paschi di Siena? Ti ricordi l’alleanza di Governo del PD con Verdini, assieme al quale hanno tentato perfino di stravolgere la Costituzione? Ti ricordi l’insopportabile “odore di massoneria” denunciato da quel noto bolscevico che risponde al nome di Ferruccio De Bortoli? (era il direttore del “Corriere della sera”: non lo è più). E ti ricordi del jobs act? E la “buona scuola”? Se non bastassero a convincerti del rapporto fra PD e capitale finanziario le politiche che hanno portato avanti, rifletti sul fatto che a tessera n. 1 del PD fu data al finanziere Carlo Debenedetti, il padrone di “Repubblica”. E il capogruppo del PD al Senato, nominato proprio ora tesoriere del PD dal sorridente Zingaretti, è Luigi Zanda. Chi era costui? Fu il segretario-portavoce di Cossiga al Ministero dell’Interno (1976-78: ti ricorda qualcosa?) e poi ancora con Cossiga alla Presidenza del Consiglio e dopo, esperto di servizi segreti, presidente di Lottomatica e dell’agenzia di Rutelli per il Giubileo del 2000, poi senatore della Margherita e del PD, di cui è ora la vera eminenza grigia.
Che c’entri tu con costoro, amico mio? Come puoi anche solo pensare di votarli?
So, caro amico e compagno mio, che in te agiscono due argomenti, che ti spingono a pensare di poter votare PD, anche contro le tue convinzioni; mi provo a discuterli con te.
Il primo è “Ma sennò viene Salvini!”, il secondo è “Ma votare per “La Sinistra” rischia di disperdere il voto, perché c’è lo sbarramento al 4%!”.
Permettimi di dire che il “sennò viene Salvini!” è una bugia e una truffa. Anzitutto: non si vota per un Governo, ma per un Parlamento, e non funziona il “chi arriva primo prende tutto” ma si vota con la proporzionale (anche se violentata da un assurdo sbarramento), e lo schieramento di Salvini-Le Pen-Orban non ha proprio nessuna possibilità di avere una maggioranza in Europa (dovrebbe moltiplicare per dieci volte i propri voti).
Ma poi anche Salvini al Governo coi 5 Stelle è un bel regaletto di cui dobbiamo ringraziare il PD che dopo le elezioni si rifiutò perfino di incontrare i 5 Stelle per aprire una trattativa e preferì dedicarsi ai… pop corn (secondo la indimenticabile espressione di Renzi). Adesso gridano a Salvini bau bau di turno, ma se era così allora sarebbe stato necessario fare di tutto per impedire che si saldasse un fronte Salvini-5 Stelle (comincia a dirlo anche qualche isolato esponente del PD, ma è troppo tardi).
E c’è di più: il bau bau Salvini ora viene agitato per ricattare l’elettorato antifascista, ma quello stesso Salvini è stato esplicitamente invocato dal PD Chiamparino per fare insieme un’alleanza pro-TAV; si tratta, come sai, di fare un bel buco nella montagna di alcune decine di chilometri per far risparmiare 15 minuti ai treni merci fra Torino e Lione, a cominciare dal 2038: ma la Confindustria ci tiene tanto, dunque tutti in piazza insieme, PD, Lega, Forza Italia e “madamine” per fare il TAV, costi quel che costi.
Per non dire delle politiche contro i migranti: l’infamia del respingimento in mare e della restituzione dei fuggiaschi ai lager libici è stato inaugurata da Minniti, e Salvini si limita a proseguire su quella strada. Così come la persecuzione contro il sindaco di Riace Mimmo Lucano è stata cominciata dal Governo PD, e poi proseguita dall’attuale; sarà per questo che Lucano ha invitato a votare “La Sinistra”? (anche se i giornali non lo dicono. E tu lo sapevi?). La verità è che, purtroppo Salvini e il PD la pensano uguale su tante cose: dal diritto di uccidere i ladri (Salvini ha ripreso la proposta di legge del PD) fino al Venezuela.
Solo il voto a “La Sinistra” dice davvero no a Salvini, cioè alle politiche razziste, parafasciste, xenofobe, e puoi stare sicuro che gli europarlamentari della ”Sinistra” sono una garanzia assoluta su questi temi, come lo sono stati nella Legislatura europea precedente.
“Ma – e questo è il tuo secondo dubbio – voi della “Sinistra” siete pochi e divisi e la lista rischia di non superare lo sbarramento del 4%”. Permettimi di discutere serenamente con te anche di questo secondo argomento.
Intanto credo che converrai con me che questo sbarramento è una vera mascalzonata, di cui dobbiamo ringraziare (ancora una volta!) la maggioranza uscente Partito popolare (Forza Italia)-Partito socialdemocratico europeo (PD). Perché mai un ipotetico 3,99% degli elettori, che corrisponde ad alcuni milioni di voti, dovrebbe restare senza rappresentanza in Parlamento?
Ma lasciamo perdere, e concentriamoci su questo benedetto 4%. La nostra lista (che si chiamava allora “L’altra Europa per Tsipras”) raggiunse quel quorum alle scorse elezioni europee, perché mai non dovrebbe raggiungerlo questa volta? In questi anni c’è stato anche il bellissimo lavoro fatto a Bruxelles dalle nostre europarlamentari Eleonora Forenza e Barbara Spinelli e lo schieramento unitario che sostiene la lista adesso si è ulteriormente allargato, oltre a Rifondazione comunista e a Sinistra Italiana ci sono ora dei compagni socialisti, esponenti di spicco dei movimenti e delle lotte, del mondo GLBTQ, della intellettualità e dell’arte, del volontariato sociale, dell’antifascismo (guarda nel sito le firme all’appello per il voto a “La Sinistra”, prima firmataria Rossana Rossanda).
Tuttavia il vero punto politico è un altro, e su questo vorrei richiamare la tua attenzione per concludere questa mia troppo lunga lettera. I “poli” politici ormai consolidati in Europa non sono due soltanto ma sono almeno sei o sette: ci sono i parafascisti “sovranisti” e razzisti più o meno mascherati (peraltro divisi fra loro, Meloni e Salvini ad esempio hanno referenti europei diversi); ci sono i “liberali”, sfegatati sostenitori del capitalismo e della banca come Macron (in Italia Bonino e …Calenda); ci sono i social-liberisti (Moscovici e il PD); ci sono i “popolari” della Merkel e di Berlusconi (con cui i socialdemocatici e il PD hanno fatto finora maggioranza); ci sono i Verdi (ma in Italia, in lista con loro ci sono anche ex fascisti di Fare Verde, già organizzazione del MSI); e poi ci siamo noi che siamo parte del GUE-“Sinistra europea/European Left”.
Questo “noi” comprende Podemos in Spagna, la Linke in Germania, Mélenchon in Francia, Tsipras in Grecia, i partiti della sinistra anticapitalista scandinava, etc. Sono tutti partiti o liste fra il 10 e il 20% dei voti e che in alcuni paesi sono anche al Governo. Perché non dovremmo riuscire a fare qualcosa di simile anche in Italia?
“La Sinistra” in Italia è parte integrante di questo schieramento europeo, che in tutti questi anni in Europa si è battuto sempre per la pace e per il lavoro, contro i diktat delle banche e le politiche antipopolari e di austerity.
È esattamente questo – amico mio – il fatto politico nuovo che è stato censurato accuratamente dai media durante la campagna elettorale, che ora in Italia una simile sinistra esiste, che insomma esiste in Italia ciò che è Podemos in Spagna, la Linke in Germania, Mélenchon in Francia, Tsipras in Grecia, etc. È molto importante che la lista “La Sinistra” inverta anche la tendenza alla scissione e al settarismo mettendo insieme forze diverse che ora invece di scindersi finalmente si ricompongono, nel rispetto delle diversità. Io credo che una buona affermazione della “Sinistra” rafforzerebbe questa tendenza all’unità e – in ultima analisi, – rafforzerebbe anche chi ancora dentro il PD cerca di contrastare la modificazione genetica avvenuta in quel partito.
Dacci una mano, caro amico e compagno mio: unisciti a chi si è unito e si sta unendo a sinistra. Ridiamo senso alla politica (ne abbiamo bisogno!): quelli di sinistra come te votino per “La Sinistra”, i social-liberisti se li votino quelli che sono social-liberisti.
Ti ringrazio, amico mio, per la pazienza che hai dimostrato arrivando fino alla fine di questa mia, e ti abbraccio.
RAUL MORDENTI
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