L’altra Europa con Tsipras approda a L’Aquila e spiega il progetto per le elezioni europee. «E’ la lista — viene detto nella manifestazione al parco del castello — che ha inteso dare valore e importanza anche a questo territorio, ai suoi problemi e alle sue risorse». Qui, infatti, c’è l’unica candidata a Strasburgo del capoluogo regionale: è Anna Lucia Bonanni.
L’altro candidato in Abruzzo è il professore no-triv Enzo Di Salvatore. Al centro del dibattito, naturalmente, la ricostruzione. «L’Aquila — dice nel suo intervento Barbara Spinelli — è il paradigma dei mali di questo Paese: la mancata prevenzione prima del terremoto, la gestione a-democratica seguita al sisma, la disgregazione sociale e la crisi economica. L’Aquila, però, è anche l’esempio di cittadini attivi e consapevoli, capaci di organizzarsi, di fare proposte e di produrre un movimento di maturità civica. Questa realtà — aggiunge — è stata al centro di una ricostruzione malfatta e mal gestita, accompagnata da anni di menzogne politiche sulla sua rinascita. D’altro canto è nato un fronte di resistenza, a partire dal popolo delle carriole, che si è organizzato ed è attivo».
Sul palco anche Moni Ovadia: «Bisogna ridare occupazione e dignità e riappropriarsi del senso della collettività. Il nostro è un nuovo progetto di democrazia, che supera la politica delle bottegucce e degli interessi dei più forti». Prima della manifestazione Spinelli ha avuto due incontri. Presso la scuola di Sassa, con insegnanti e genitori dell’associazione «Oltre il Musp», che si battono per la ricostruzione degli istituti (la maggior parte dei bimbi dell’Aquila non ha mai conosciuto una scuola vera). E presso il Polo elettronico, dove ha parlato con Rsu e lavoratori di due aziende: la Thales Alenia Space e la Intecs. L’Aquila, in passato, è stata un innovativo polo elettronico. Oggi resta ben poco.
SERENA GIANNICO
da il manifesto