La Teoria dell’Oscurantismo Politico: il vento della critica, la propaganda come mangime

“Patrioti d’Italia! C’è uno spettro che si aggira in Italia: è lo spettro della critica. È come un vento che soffia sulla nostra fiamma, minacciando di spegnerla ”. L’informazione...

“Patrioti d’Italia! C’è uno spettro che si aggira in Italia: è lo spettro della critica. È come un vento che soffia sulla nostra fiamma, minacciando di spegnerla ”.

L’informazione libera e critica è una piaga che mette a rischio ogni allineamento al potere, e che mette a disposizione dei cittadini, oltre alle notizie, degli strumenti per poter filtrare le notizie, e per ridurre al minimo la dose propagandistica contenuta in essa.

Se la comunicazione politica si fonda su slogan costantemente concisi e sintetici, facilmente manipolabili a proprio vantaggio, è essenziale che i cittadini siano compiacenti di questa strategia, accettando senza esaminare criticamente le promesse e le narrazioni superficiali.

Immaginiamo di dover leggere un libro, un romanzo passionale che termina con l’uccisione ingiusta del protagonista.

Ora, se un cittadino non legge questo libro e non ha gli strumenti critici per comprenderlo e per elaborare una opinione fondata, chi potrà descriverglielo?

Qui entra in gioco il politico; egli legge il testo, lo elabora a suo vantaggio, lo ripropone in termini più semplici ed efficaci alla lettura di tutti, e cerca di costruire un mondo attorno al cittadino che possa reggere questo sistema: de-finanziamento dell’istruzione pubblica, aumento del costo della vita, controllo dell’informazione del servizio pubblico.

In sostanza, si tratta di costruire un recinto intorno al cittadino, impedendogli l’accesso alle evidenze storiche e moderne. Il loro mangime è la propaganda, che arriva nel modo più chiaro e crudo possibile, così che tutti possano cibarsene.

Tuttavia, non si tratta solo di questo; ci sono altri metodi frequentemente adottati.

La vicinanza del leader all’elettore, ad esempio, si manifesta sempre di più nel momento in cui la sproporzione di potere politico ed economico diventa più evidente: nel momento in cui il leader viene criticato, pone due questioni d’uscita: siamo attaccati, e lo siamo da sempre, ma andremo avanti contro tutti perché il popolo è sovrano, e mi ha votato per fare tutto ciò che sto facendo e farò in futuro.

In secondo luogo, ribalta la sua “importanza” a livello sociale: smette di essere uno del popolo, povero di poteri e di capitale, ed esprime i propri poteri tramite azioni punitive e repressive.

L’unico modo per opporsi al vento della critica, è quello di chiudere e sigillare tutte le finestre, o meglio, allargare e fortificare il recinto.

SIMONE SANTANIELLO

11 maggio 2024

foto: screenshot ed elaborazione propria

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Analisi e tesi

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