12.000 chilometri di alvei di fiumi e torrenti italiani intrappolati nel cemento. Uno dei motivi dei disastri attribuiti genericamente all’ambiente sta in queste “opere” umane.
Siamo tutti concordi sui cambiamenti climatici, ma anche questi non avvengono per volontà di un qualche dio ma, come ha detto il papa sul volo che lo riportava in Italia dall’America Latina, per la “stupidità” dell’uomo.
Può sembrare un pensiero banale, molto semplice, ma sempre di più ci troviamo davanti a tante ovvietà che vengono messe in secondo piano in nome del profitto.
E non possono venire a galla, alla nostra attenzione solo perché a pronunciarle è la maggiore autorità della Chiesa cattolica.
Serve una nuova coscienza critica singolare e di massa. In attesa che nasca, ascoltiamo anche Francesco…
(m.s.)
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