Come può dio aver permesso Auschwitz?
Una discussione “teologica” che, francamente, non mi sono posto spesso: dio è una ipotesi umana. Auschwitz è una relatà della parte disumana dell’umano. Quindi, purtroppo, tocca affermare che su dio si hanno dubbi circa l’esistenza, sul disumano no.
Concentrarsi sul “possibile” è fuorviante: noi immaginiamo un dio buono che per forza sia amore. Ma dio per l’uomo è l’uomo stesso se fa l’essere umano, se cioè si concentra sulla creazione di una vita dove non ci si autostermini, dove non si arrivi a vivere, ogni giorno, di paure e odio.
Eppure siamo così puerili da picchiare i pugni sui muri o sui tavoli se ci capita qualcosa di terribile. Non è colpa di nessuno se una malattia ci travolge, se un terremoto ci annienta, se un incidente stradale ci stermina. Ci sono colpe individuali su singoli fatti, ovviamente, ci sono quindi cause a monte che sono ascrivibili a comportamenti umani, ma possono essere attribuibili nel bene e nel male ad una “divinità” impalpabile, invisibile?
Sono agnostico, non ateo. Per questo la mia è una affascinante ricerca nel dubbio, nella stimolazione costante all’avvicinamento ad un profondo mistero che rimane tale e che, forse, proprio perché misterioso è più affascinante della credenza dogmatica.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay