Il PKK dichiara che un blocco democratico che riunisce le organizzazioni della società civile, gli intellettuali, gli scrittori e gli artisti che rappresentano segmenti diversi che rivendicano democrazia in Turchia deve essere costituito immediatamente.
Il Comitato esecutivo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) ha diffuso un documento con cui afferma che l’attuale partito politico dell’oligarchia non può risolvere i problemi del paese o democratizzarlo. Il Comitato ha enfatizzato la necessità di costruire un blocco di forze democratiche radicali che dovrebbe democratizzare il paese, impedire il verificarsi di ulteriori colpi di stato e porre fine all’oppressione e all’ingiustizia. Nella sua dichiarazione il Comitato del PKK ha commemorato le persone che hanno perso la loro vita durante la rivoluzione del Rojava e a Suruç, e ha sottolineato che in Turchia c’è un sistema di oligarchie politiche economiche e sociali che ha permesso che si ripetessero così tanti colpi di stato nella storia recente.
L’incapacità della Turchia di democratizzarsi ha creato il terreno per i colpi di stato
Il PKK ha definito l’incapacità di risolvere la questione curda come la ragione principale per cui la democratizzazione non ha avuto luogo in Turchia, e ha sottolineato che l’incapacità del paese di democratizzarsi ha posto le basi per i colpi di stato. “Il leader del popolo curdo Abdullah Öcalan ha offerto proposte realistiche per la soluzione della questione curda allo scopo di democratizzare il paese. Gli ammonimenti di Öcalan che il ‘meccanismo di colpo di stato’ sarebbe stato sempre attivo se la questione curda fosse rimasta irrisolta hanno dimostrato di essere giusti”.
Il PKK considera il rigetto dell’accordo di Dolmabahçe e del risultato delle elezioni del 7 giugno come un colpo di stato politico contro la democratizzazione della Turchia, ed ha affermato che l’alleanza di governo dell’AKP con l’MHP e le forze di Ergenekon hanno riattivato il meccanismo del colpo di stato nel paese. Il Comitato del PKK ha affermato che la lotta democratica del popolo curdo e delle forze democratiche ha consentito il rafforzamento di una posizione contro il colpo di stato nella società turca che ha contribuito a impedire il tentativo di colpo di stato del 15 luglio.
Lo stato di emergenza non è una posizione contro il colpo di stato
Il Comitato esecutivo del PKK ha sottolineato che la democratizzazione è necessaria al fine di impedire che si verifichino futuri colpi di stato, ma ha avvertito che la dichiarazione dello stato di emergenza da parte di Erdoğan non è una posizione contro il colpo di stato, ma un tentativo di proseguire le distruzioni delle città in Kurdistan, esacerbare l’oppressione delle popolazioni curde e consolida il potere monista, egemonico e autoritario del governo dell’AKP in Turchia.
“La Turchia non è mai stata una vera democrazia, e il ‘sistema di guerra speciale’ nel paese ha cercato di perpetrare il genocidio del popolo curdo. Invece di prendere misure per la democratizzazione, il governo dell’AKP punta a consolidare il proprio dominio egemonico e intensificare il suo genocidio del popolo kurdo ” afferma la dichiarazione.
“C’è un bisogno immediato di creare un blocco di forze della democrazia radicale che democratizzeranno il paese preverranno ulteriori colpi di stato e porranno fine a oppressione e ingiustizia. Le elezioni del 7 giugno avevano sollevato le speranze di democratizzazione, ma l’alleanza anti-curda e fascista in Turchia ha riavviato la guerra il 24 luglio 2015 e attuato una politica di annientamento che ha posto le basi per il tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2016. L’attuale stato d’emergenza significa l’approfondimento della crisi in Turchia, in contrapposizione alla democratizzazione e alla stabilità. Invitiamo pertanto organizzazioni della società civile, intellettuali, scrittori e artisti che rappresentano i segmenti sociali che richiedono democrazia a formare immediatamente un blocco democratico al fine di prevenire che si verifichino ulteriori colpi di stato”.
Tutte le forze democratiche in Turchia devono lottare per una democrazia reale
Il Comitato Esecutivo PKK ha anche evidenziato i pesanti attacchi subiti dai kurdi nel corso dell’ultimo anno, e ha invitato il popolo curdo ad aumentare la propria solidarietà e mobilitazione in collaborazione con le forze democratiche della Turchia al fine di prevenire ulteriori attacchi. “La democratizzazione della Turchia è l’unico modo per risolvere i problemi del paese e prevenire che ulteriori colpi di stato, il PKK assolverà alle proprie responsabilità, al fine di garantire la vita libera e democratica dei popoli in Turchia”.
La dichiarazione si conclude con l’impegno del PKK a continuare a lottare contro i tentativi di colpo di stato, contro lo stato di emergenza e le politiche oppressive che preparano il terreno a ulteriori colpi di stato, ed ha ricordato l’obiettivo del leader del popolo curdo di risolvere i problemi della Turchia attraverso la democratizzazione e di liberare il paese dal meccanismo del colpo di stato.
Il PKK dichiara che obiettivo del suo leader Abdullah Öcalan è stato quello di risolvere i problemi della Turchia attraverso la democratizzazione e di eliminare il meccanismo di colpo di stato nel paese. “La lotta di Ocalan lo rende politicamente prezioso per tutti i popoli della Turchia, pertanto il popolo curdo e le forze democratiche devono lottare per la salute e la sicurezza di Ocalan.”.
RED.
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