Il paese che non esiste sta per essere invaso dalle truppe della Turchia.
Non c’è pace per i curdi e per il Kurdistan. Le repressioni turche, iraniane, siriane e irachene. Il rapimento di Ocalan che ancora si trova nelle carceri di Ankara sull’isola di Imrali. Poi l’Isis. Ora di nuovo i turchi.
Naturalmente Erdogan dirà che vuole eliminare i “terroristi” del Rojava, i combattenti dell’esercito dello YPG.
Un pretesto bisogna sempre metterlo davanti agli occhi ciechi del mondo per giustificare l’ennesima “missione di pace” benedetta dagli Stati Uniti d’America.
C’è molto da dire, c’è poco da aggiungere: stavamo, stiamo e staremo sempre con chi si batte per la libertà da ogni imperialismo, da ogni fascismo mascherato ora a stelle e strisce e domani all’ombra della Mezzaluna e della Sublime porta.
Ci vorrebbe un Lawrence d’Arabia… Ci vorrebbe un Ernesto Guevara. Ci vorrebbe un Giap. Speriamo ci siano. #freeKurdistan #freeOcalan
(m.s.)
foto tratta da Wikimedia Commons