La Corte Costituzione ha detto di no allo svolgimento del referendum chiesto da oltre un milione di italiani sulla legalizzazione dell’eutanasia.
Una decisione non inattesa e che, tuttavia, merita una certa sorpresa e anche un po’ di indignazione per la lontananza – come ha bene sottolineato Beppino Englaro in una intervista oggi a “La Stampa” – tra il sentimento crescente della popolazione, che reclama la pienezza dei diritti in merito al “fine vita“, e le istituzioni che sono incapaci di legiferare in tal senso.
Pubblichiamo di seguito la presa di posizione dell’Associazione “Luca Coscioni” che da tanto tempo si batte per i diritti civili e umani, per diritti che devono poter essere costituzionali ed entrare a far parte del diritto italiano, ampliando così lo spettro della piena consapevolezza laica su temi che, ancora troppe volte, sono oggetto di ingerenza da parte del Vaticano e delle cosiddette “associazioni pro-vita“.
(m.s.)
16 febbraio 2022
La Corte costituzionale ha dichiarato il Referendum Eutanasia Legale inammissibile
Il cammino verso la legalizzazione dell’eutanasia non si ferma. Certamente, la cancellazione dello strumento referendario da parte della Corte costituzionale sul fine vita renderà il cammino più lungo e tortuoso, e per molte persone ciò significherà un carico aggiuntivo di sofferenza e violenza. Ma la strada è segnata.
L’Associazione Luca Coscioni non lascerà nulla di intentato, dalle disobbedienze civili ai ricorsi giudiziari, “dal corpo delle persone al cuore della politica”. Ci rivolgeremo anche alle forze politiche e parlamentari, in questi anni particolarmente assenti o impotenti, e prenderemo in considerazione la possibilità di candidarci direttamente a governare per realizzare le soluzioni che si affermano ormai in gran parte del mondo democratico.
Il prossimo appuntamento è per l’11 e 12 marzo a Varsavia, per il Congresso del Movimento paneuropeo Eumans convocato insieme all’Associazione Luca Coscioni per aprire un fronte europeo di iniziative per la libertà di scelte di fine vita e per l’abrogazione delle norme proibizioniste a livello europeo.
Siamo grati a chi ha dato forza finora alla campagna “Eutanasia legale”, inclusi quel milione e 240.000 cittadini che hanno sottoscritto i referendum e i tanti che ci hanno sostenuto. A loro, e a tutti i cittadini diciamo che la lotta per essere “liberi fino alla fine”, iniziata con Piergiorgio Welby 15 anni fa.
ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI