“Gli avrei sparato ma avevo solo una birra, così gliel’ho tirata”. L’eroe mancato del giorno è un tale Thomas, quell’uomo che ha girato col suo telefonino il dialogo intercorso col giovane tedesco-iraniano che ha messo in atto la strage di Monaco di Baviera.
Eroe. Perché i giornali fanno a gara per intervistarlo e gli attribuiscono il merito di avergli fatto dire che era tedesco, da dove proveniva e quale matrice quindi aveva l’attentato.
Ma il “nostro” eroe è uno duro, uno che non le manda a dire. Nemmeno quando un ragazzo gli sta quasi davanti con una pistola carica in mano… Eh sì…
Ecco alcune frasi riportate dalle televisioni:
Thomas: “Sei uno stronzo del cazzo, ecco che cosa sei”
Ali, il ragazzo: “A causa vostra sono stato vittima del bullismo per anni”
Thomas: “Coglione, sei un coglione”
Ali: “…ora ho dovuto comprare una pistola per stendervi tutti”
Thomas: “Ti dovrebbero tagliare la testa, immigrati di merda”
Ali: “Io sono tedesco”
Thomas: “Tu sei un coglione, cosa stai facendo?”
Ali: “Io sono cresciuto nel quartiere della Hartz 4, sono stato anche in analisi”.
Thomas: “Il trattamento psichiatrico, quello fa per te”
Ali: “Io qui non ho fatto niente, per favore stai zitto!”
Thomas: “Sei un pezzo di merda”.
Non c’è che dire, un gran dialogante il nostro Thomas, un mediatore di alta eccellenza. Ad un ragazzo con la mente in subbuglio e una pistola in mano, bella carica, lui grida che è un “immigrato di merda”, che gli dovrebbero mozzare la testa e che è un pezzo di merda.
Questo sarebbe un eroe? Si capiscono molte cose, compresa l’esistenza dell’Isis…
(m.s.)
foto tratta da Pixabay