Il 25 marzo, in occasione della celebrazione dei sessant’anni della firma dei Trattati di Roma, il rischio è di assistere allo scontro di due blocchi antitetici e falsamente contrapposti. Da una parte i leader europei, chiusi nella loro fortezza, lontano dalla gente, a continuare in un teatrino che da troppi anni sta condannando l’Europa alla miseria, all’ingiustizia e, in ultima istanza, alla sua disintegrazione.
Dall’altra un sentimento di rigetto, una rabbia che rischia di fare proprie le parole d’ordine che appartengono alla destra xenofoba e nazionalista, che sta emergendo prepotente in tutta Europa per distruggerla.
Per questo DiEM25, movimento politico europeo che conta già oltre 60.000 iscritti, si propone di aprire un terzo spazio in questa assurda contesa. Il 25 marzo presenteremo il New Deal per l’Europa: un piano dettagliato di riforma dell’Unione che ha l’ambizione di salvare l’Europa da se stessa, trasformandola. Una proposta che parla di trasformazione ecologica e investimenti verdi, che vuole riflettere sull’inevitabile automazione del lavoro, sulla necessità di tutele universali e di un nuovo dividendo di base, e molto altro ancora. Oltre a cosa fare, vogliamo interrogarci su come farlo.
Per questo crediamo che in un giorno simbolico come il 25 marzo il nostro dovere sia di mostrare l’apertura di un blocco sociale europeo capace di costruire uno spazio alternativo, tanto all’establishment quanto ai mostri nazionalisti e reazionari. Dobbiamo essere in grado di aggiornare il nostro modello di partecipazione politica allo spazio multi-livello che, nei fatti, si è già creato in Europa, con una proposta nuova, che tenga insieme i vari piani: municipale, nazionale ed europeo. Abbiamo bisogno di proposte concrete, con l’ambizione di mettere in campo una nuova convergenza politica transnazionale entro le prossime elezioni europee del 2019. Tale ambizione dovrà necessariamente rappresentare un punto dirimente anche nella costruzione di una risposta innovativa e all’altezza delle sfide che ci attendono qui in Italia: senza occuparci di sigle e posizionamenti tattici, ma con l’obiettivo di unire, per trasformare alla radice un sistema che palesemente non funziona più.
Uno spazio costituente, quindi, che si riunisce la sera del 25 marzo al Teatro Italia di Roma, dove Yanis Varoufakis e Lorenzo Marsili discuteranno in anteprima la proposta di un New Deal per l’Europa. Con loro, fra molti altri, il regista britannico Ken Loach, il filosofo statunitense Noam Chomsky e la vice-presidente dei Verdi europei Ska Keller, il co-fondatore di Podemos Juan Carlos Monedero con i movimenti municipalisti di tante parti d’Europa, l’attivista antimafia Anna Falcone, i politici italiani iscritti a DiEM25 come il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, il segretario di Possibile Giuseppe Civati e tutte quelle forze politiche che vorranno accogliere il nostro appello a lavorare insieme.
Sarà una serata di festa, organizzata come uno spettacolo di teatro politico che nei prossimi mesi si farà carovana itinerante in giro per l’Italia. Oltre la falsa opposizione fra Europa e stato nazionale, la nostra ambizione deve essere quella di cambiare entrambi.
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DiEM25 Italia
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