(o “arrivanti“, nel senso che stanno quasi per arrivare. Aspettatemi e li vedrete presto al posto migliore)
Ridursi a pensare che affiancarsi o stare nel PD, magari “da comunisti“, sia evitare il terribile settarismo di Rifondazione Comunista e al contempo significhi sostenere una “sinistra” forte di un linguaggio nuovo e degna avversaria di Salvini, è estendere davvero troppo il proprio ego e dimenticare il valore di una comunità.
Non sarà “potente” come le schiere di Zingaretti; sarà pure un po’ orgogliosamente legata a valori e princìpi che sembrano desueti e che reclamano ancora una volta giustizia ed uguaglianza sociale, un capovolgimento dell’esistente; magari potrà sembrare ininfluente ma almeno li ammette anche fin troppo candidamente…; certamente non dispone di una attitudine al governismo: e questa altro non è se non una delle sue più belle virtu!
Non avrà la vocazione della salvazione della Patria dalle destre alleandosi con altre destre…
Ha e avrà mille difetti ma ne ha indubbiamente molti meno di coloro che le fanno la predica mentre vanno a braccetto con Il PD e con i Cinquestelle.
(m.s.)
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