Senz’acqua calda e spesso senza cibo, oltre che senza servizi di supporto psicologico, mediazione e corsi d’italiano. E’ questa, secondo Yasmine Accardo, attivista della rete LasciateCIEntrare, la situazione dei richiedenti asilo ospiti dello Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) di Carfizzi, in provincia di Crotone.
Quella di Yasmine e’ una delle testimonianze che ieri mattina si sono susseguite nel corso di una lunga conferenza stampa indetta a Roma dalla rete “LasciateCIEntrare” che ha illustrato i risultati delle visite di monitoraggio autorizzate dalle prefetture e svoltesi il 20 giugno scorso in poco meno di 40 centri di accoglienza sparsi sul territorio nazionale. Rispetto al caso citato da Yasmine, già due anni fa gli attivisti, avvocati e giornalisti impegnati nel monitoraggio del sistema di ricezione di migranti, richiedenti asilo e rifugiati lo avevano segnalato al servizio centrale del sistema Sprar constatando, tra l’altro, la scarsa preparazione degli operatori, tre dei quali erano assessori del Comune, ma “da allora non e’ cambiato niente”.
…continua a leggere su Contro la crisi.org…
RED. AGENZIA DIRE
foto tratta da Pixabay