Un sacerdote, don Massimo Biancalani, regala un pomeriggio in piscina a quindici migranti per ripagarli del lavoro che avevano svolto ad una festa di una organizzazione non governativa e ne nasce uno scandalo: uno scandalo per fascisti e razzisti. Non sia mai che un negro vada ad inquinare la piscina della Sacra Patria Italiana.
Non sia mai che un migrante possa divertirsi dopo aver lavorato. Deve penare, sempre patire, sempre disperarsi e agognare la felicità. Mai raggiungerla.
Ora quel sacerdote non può neppure dire messa in santa pace: lo vogliono “sorvegliare” per vedere se applica alla lettera la liturgia.
Ho fatto bene a riprendere la lettura de “La fine del Terzo Reich” di Ian Kershaw… Perché qui sembra proprio che un clima da Terzo Reich stia crescendo.
Fermiamolo subito con una grande unità antifascista e antirazzista, altrimenti nemmeno la nostra Costituzione democratica potrà nulla contro il buio della ragione, l’oscurità totale dell’umanità.
E un grazie a don Massimo, antidoto al Quarto Reich.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay