I soddisfatti dell’1%…
Una categoria politica che mi mancava.
Come si usa dire… non ci facciamo mancare proprio niente.
Ma forse io appartengo ad una generazione ormai vecchia, che pensa esista tutto sommato un legame tra lotte popolari e lotte parlamentari, perché un popolo senza rappresentanza istituzionale – laddove nella società le istituzioni, lo si voglia o meno, piaccia o meno (a me piace molto poco) contano qualcosa – anche le lotte faticano ad avanzare.
E, per favore… nessuno mi faccia la lezione sui movimenti rivoluzionari non nati in Parlamento. Conosco la storia sufficientemente da poter affermare che se nessuna rivoluzione nasce per vie parlamentari è anche vero che i comunisti devono continuare a porsi il tema della presa del potere. E il popolo, oggi, il potere non lo vuole e non vuole tanto meno l’uguaglianza.
Per questo prima di esultare spacciando questo infantilismo politico come esorcismo della sconfitta, è necessario un bagno di umiltà. Di tutti quanti. Me compreso.
Ma per essere umili tutti, occorre che ciascuno lo sia.
Per chi esulta ed è infiammato dal sacro fuoco dogmatico dell'”indietro non si torna” provo molta tenerezza.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay