Chi sono i Sette Grandi per dire di sì ai diritti dei migranti o di qualunque altro essere umano?
Sono i Sette Grandi, va bene. Lo so.
Non mi rispondete retoricamente.
Intendo dire: quale diritto hanno di concedere diritti?
Forse è ritornato il momento di riprenderceli i diritti: con una nuova coscienza di classe, con una nuova sinistra di classe, con quella voglia, che molti giovani hanno smarrito o non hanno mai avuto, di cambiare e rovesciare il mondo.
Dov’è questa necessità di biologia politica giovanile che un tempo animava i ventenni?
Dov’è la rabbia incanalata nello sguardo vicino all’oggi, proiettato nel domani di una società senza più sfruttatori?
E’ mai possibile che si accetti passivamente tutto ciò?
Dopo aver tanto letto, studiato e scritto, sono arrivato ad una banale conclusione: la “distrazione di massa” è una caratteristica che il mercato ha sviluppato in questi decenni, sostituendola ai livelli di fabbrica, ai vecchi metodi di divisione della coscienza collettiva.
Ricostruiamo, ricominciamo, rifondiamo.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay