Quando posso leggo più giornali di quelli che consuetamente acquisto in edicola. Amo il cartaceo più del digitale. Ma, alla bisogna, scorro anche le pagine web se qualcosa mi interessa particolarmente. Ecco, a tal proposito, da agnostico con una gran voglia di conoscenza di ogni cultura diversa dalla mia, ogni tanto sfoglio anche “Famiglia Cristiana“.
Un tempo, quando ero ragazzo, era uno dei settimanali più letti in Italia. Oggi, complici molteplici fattori, si sono fatti avanti purtroppo settimanali che poco hanno a che fare con un giornalismo serio e ponderato, seppur (detto senza alcuno stigma) orientato verso una precisa parte culturale, etica e religiosa.
“Famiglia Cristiana” rimane, a novant’anni dalla sua nascita, e dal ricordo che ne ho quando la leggevo in gioventù insieme a “Il Giornalino” unitamente allo storico “Corriere dei Piccoli“, e dalla lettura che ne ho fatto in questi anni “moderni”, un settimanale degno di attenzione.
Merita leggerla, se ne avete occasione, perché comunque la si pensi, se si sia credenti o meno, offre un approccio ai fatti sincero ed onesto. La si può leggere come si può leggere il Vangelo senza attribuirgli alcun tratto divino, come uno splendido libro a tratti storico, ricco di una suggestione costante alla ricerca di un bene comune che, in fin dei conti, alla base di un vero e proprio comunismo.
(m.s.)
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