Se la maggioranza di governo sceglie l’abolizione totale dei voucher abbiamo tre motivi per essere contenti:
1 – il ricordo del 4 dicembre è ancora vivo e il voto popolare fa, giustamente, paura a chi è impopolare;
2 – Confindustria preferisce il referendum per avere una possibilità di mantenere in vita un metodo di sfruttamento del lavoro e, su questo piano, anch’essa viene sconfitta da una iniziativa del governo che la supporta e viceversa;
3 – se così si vince la battaglia sui voucher va bene. La lotta di classe passa anche attraverso strumenti che non necessariamente sono “di massa” ma che possono coinvolgere le masse e renderle protagoniste del cambiamento. Di questo elemento va presa coscienza e non bisogna dimenticare che ci riproveranno a reintrodurre una forma di sfruttamento del lavoro simile a quella che ora dicono di voler abrogare totalmente.
Infine, una considerazione non residuale: resta la questione della responsabilità degli appalti. Di minore impatto “emotivo” sul piano politico e sociale per il governo, ma comunque importante.
Che fa la maggioranza in merito?
(m.s.)
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