Erdogan contro tutti: «State con i golpisti»

Turchia. «La vicenda dell’indagine su mio figlio potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con Roma, che dovrebbe occuparsi piuttosto della mafia». Il Sultano accusa Bruxelles, Italia, Amnesty. L’Ue: «Abbiamo subito denunciato il colpo di stato». Renzi difende i giudici: «Da noi esiste lo stato di diritto»

Il presidente turco Erdogan contro tutti: contro l’Europa, contro gli Usa, contro l’Italia e contro le organizzazioni umanitarie che hanno denunciato gli abusi della sua feroce risposta dopo il tentato colpo di stato.

I toni usati dal neo Sultano sono forti, dirompenti. La sensazione è quella di un leader in paranoia, nel mezzo di un’epurazione, quella seguita al tentato golpe, che pare non avere fine.

Erdogan forse si aspettava i complimenti di tutti, mentre sono piovute solo critiche. E nella foga della repressione e dell’eliminazione di un’ampia parte della società civile, militare, giudiziaria e universitaria a lui ostile, prende di mira tutti, alleati compresi. Non dimentichiamo infatti che la Turchia è un paese alleato della Nato nonché un fondamentale interlocutore dell’Unione europea per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori.

Quella di ieri è stata una giornata frenetica dal punto di vista delle comunicazioni del Sultano. Prima un’intervista con Lucia Goracci su Rainews, poi una conferenza stampa ad Ankara: due eventi successivi che hanno scatenato polemiche, reazioni e dibattiti internazionali. Il tutto mentre in Turchia procede spedito il repulisti.

A Rainews Erdogan ha denunciato in modo duro quello che a suo avviso è stato un comportamento negativo da parte dell’Unione europea: «C’è stato un golpe contro la democrazia che ha fatto 238 martiri e nessuno è venuto qui. Se venisse bombardato il Parlamento italiano che cosa succederebbe?», ha detto e chiesto retoricamente il presidente turco. «L’Occidente è da parte della democrazia o del golpe? Io penso, dopo alcune dichiarazioni, che sia dalla parte di golpe».

Parole che hanno provocato immediato sconquasso in Europa dato che Erdogan ha tirato in causa nominandola l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini. Immediata la risposta dell’Ue che con un comunicato stampa ha ricordato che «Mogherini ha chiaramente condannato il tentato colpo di stato. Ha espresso il sostegno per le istituzioni democratiche legittime in Turchia, indicando in particolare il Parlamento. È rimasta in contatto con le autorità turche, inclusa la sua conversazione con il ministro degli Esteri Cavusoglu».

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SIMONE PIERANNI

da il manifesto.info

foto tratta da Pixabay

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EsteriTurchia e Kurdistan

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