Il 24 settembre si vota in Germania. Un voto di estrema importanza per le sorti di quel Paese e per il futuro dell’Europa. La Germania ha avuto ed avrà un grande peso nelle scelte politiche che l’Europa dovrà affrontare.
In questi anni, purtroppo, questo peso è stato esercitato a sostegno di politiche di austerità che hanno determinato un aumento smisurato delle disuguaglianze e distrutto i sistemi di welfare degli stati membri. Lo stesso processo di integrazione europea è oggi messo in discussione dalle politiche ultraliberiste imposte dalle classi dirigenti tedesche all’intera eurozona.
Le responsabilità di tale disastro sono da ascriversi interamente alle forze politiche che hanno sostenuto in questi anni il governo di Angela Merkel a partire dalla Spd che ha dimostrato nei fatti di condividerne la ricetta economica e finanche quella culturale.
E’ evidente come davanti ad un mondo che sta rapidamente cambiando, segnato da forti spinte nazionaliste e conflittuali la crisi profonda che sta attraversando l’Europa pone enormi problemi anche sul fronte della stabilità .
Basti pensare alle grandi sfide che l’Europa dovrà affrontare a partire da quella migratoria, che sta mettendo a dura prova anche la tenuta morale delle nostre società . Siamo davanti a quella che potremmo definire una vera e propria bancarotta di civiltà in cui i diritti umani ed i valori universali su cui si fondano le costituzioni europee vengono calpestati per dare una risposta securitaria ad un disagio sociale generato dalla crisi economica e dalla speculazione finanziaria avallata dai governi europei con in testa quello tedesco.
In Germania solo la Linke ha saputo tenere aperta un’altra prospettiva per il proprio Paese e per l’Europa. Lo ha fatto con coerenza e con coraggio, come quando ha sostenuto la candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della Commissione Europea in controtendenza con le scelte sciagurate fatte dalla Europa e dalla Germania nei confronti della Grecia.
La Linke si batte per un’altra idea di società in Germania e in Europa. È per questo che noi auspichiamo che la Linke possa avere nelle prossime elezioni del 24 settembre una significativa affermazione restituendo a tutta l’Europa una speranza di cambiamento.
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