Ve ne siete accorti, finalmente, dei milioni di bambini che muoiono sotto le bombe occidentali, per mano della follia del califfato nero, tra le macerie di Aleppo, di Raqqa e di tanto deserto che sta tra le coscienze occidentali e il lontano Medio Oriente.
Ve ne siete accorti e, oggi, sui giornali nazionali compaiono statistiche e mea culpa d’ogni genere.
Sono circa due milioni senza acqua, luce, senza le principale esigenze per condurre una sopravvivenza indecente ma pur sempre sopravvivenza…
Il moralismo di questi articoli sulle pagine della grande stampa è forse più deleterio e cinico del fischio dei proiettili, delle urla degli slogan omicidi del califfato di Al Baghdadi, del sibilo delle bombe che scendono sulle città siriane da ormai più di cinque anni.
Ve ne siete accorti e piangete un poco dalle colonne dattiloscritte e da qualche schermo di sito web… Poi, domani, la guerra continuerà a fare il suo corso e il pianto lascerà posto alle “pragmatiche” e fredde analisi logiche dei grandi strateghi politici e militari che ci spiegheranno la necessità dell’utilizzo proprio delle bombe e delle armi per risolvere la vicenda del Daesh e dello scontro fratricida siriano.
Tutto scorre… Le vite dei bambini non hanno avuto il tempo di farlo…
(m.s.)
foto tratta da Pixabay