Ditemelo, amici della carta stampata, giornalisti professionisti, che siete pigri oppure v’è presa una forte artrite reumatoide alle mani…
Perché altrimenti non si capisce (o meglio si capisce ma sarebbe bello che non fosse così… mi capite?) perché mai Potere al Popolo!, una lista che ha raccolto più di 51.000 firme, doppiando il numero di sottoscrizioni previste dalla legge, per presentarsi alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, ha diritto tanto quanto gli altri partiti di essere considerata negli articoli, nelle tabelle interattive che illustrano i candidati nei singoli collegi di Camera e Senato, nelle trasmissioni televisive, in quelle radiofoniche e in quelle internettiane.
Invece Potere al Popolo! è pressoché quasi completamente oscurata: fatta eccezione per La 7.
Fate uno sforzo democratico. Democratico davvero: scriveteli tutti i candidati, citateli tutti, invitate tutte i concorrenti al voto di marzo.
Perché non esistono CANDIDATI PRINCIPALI e CANDIDATI NON PRINCIPALI.
Tutti i candadati hanno pari dignità, così come la ha ogni voto. Anche se da tempo siamo abituati a considerare i voti ai grandi partiti dei grandi voti e quelli ai partiti più piccoli dei piccoli voti… Brutta considerazione, deleteria per la democrazia…
Così… come gesto di benevolenza verso la democrazia comunicativa, sociale e politica.
(m.s.)