Due proposte presentate di recente attribuiscono al sistema della contrattazione nazionale, e ai meccanismi redistributivi che essa implica, un ostacolo al miglioramento dell’economia generale
Durante le ultime settimane, il dibattito pubblico sul lavoro è stato investito da due proposte provenienti dagli ambienti industriali e dal campo degli economisti liberal. Al Festival dell’economia di Trento, Andrea Ichino ha presentato uno studio – condotto con Tito Boeri e Enrico Moretti – sulle ricadute del sistema di contrattazione nazionale sull’aumento delle disuguaglianze. Solo pochi giorni dopo è toccato invece al presidente dei Giovani Industriali, Marco Gay, puntare il dito contro le disfunzioni del sistema redistributivo e previdenziale italiano, colpevoli a suo dire di frenare la crescita economica e i livelli occupazionali.
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MARTA FANA
SIMONE FANA
da Sbilanciamoci
foto tratta da Pixabay