Il secondo trimestre del 2016 registra un peggioramento del clima di fiducia complessivo rispetto al trimestre precedente, in particolare tra famiglie, lavoratori e pensionati, ma la valutazione negativa sulla situazione economica dell’Italia riguarda tutti e tre i campioni osservati dall’indagine. E’ quanto emerge dalla ricerca sulla fiducia economica delle famiglie e delle imprese, realizzata dalla Fondazione Di Vittorio e dall’Istituto Tecnè, relativa al 2° trimestre 2016.
Solo il 4,7% delle famiglie – secondo lo studio – dichiara di aver migliorato la propria condizione economica, a fronte di un 32,5% che dichiara di averla peggiorata. Ma a soffrire di più è ancora una volta la popolazione a basso reddito: lavoratori dipendenti, precari, disoccupati e pensionati. Di questi solo il 3,3% dichiara di aver migliorato la propria condizione a fronte di un 43,7% che dichiara di averla peggiorata.
Anche dal lato dell’occupazione calano le attese positive con giudizi che sembrano riflettere i timori, per l’anno in corso, non solo per la fine dell’effetto degli sgravi contributivi ma anche per il raffreddamento delle attese su crescita e domanda interna, in particolare sul versante dei consumi. Tra lavoratori, pensionati, disoccupati e precari, la quota che prevede una diminuzione del numero di occupati sale addirittura al 47,7%, in crescita del 7,4% in un solo trimestre
…continua a leggere su Contro la crisi.org…
FABRIZIO SALVATORI
foto tratta da Pixabay