Tra Italo Moretti e Giampaolo Pansa, il mio cordoglio va ad un giornalista che non ha mai adoperato nessun revisionismo dei fatti per fare attualità o per fare cronaca.
Non si può sempre “condividere” tutto: nemmeno il cordoglio. Altrimenti facciamo il gioco di chi ha inventato la necessità dell’unità di popolo a tutti i costi sotto una “memoria condivisa“.
Ognuno piange i suoi morti: quelli che hanno provato a mostrare la Resistenza come fenomeno equiparabile al fascismo di Salò o addirittura peggiore per vendette post-belliche, non possono avere il mio cordoglio.
Non voglio essere ipocrita, per questo mi dispiace molto per la scomparsa di Italo Moretti. Quella di Pansa mi lascia, eufemisticamente, indifferente.
Nessun disprezzo, però. Restiamo, comunque, sempre umani e, se possibile, resistenti e partigiani (da una parte ben precisa).
(m.s.)
Foto di Gerd Altmann da Pixabay