Esteri

  • Afrin sotto assedio: non restiamo in silenzio

    Dal 20 gennaio scorso Afrin è sotto l’attacco dell’esercito turco e delle bande jihadiste. L’esercito turco ha iniziato l’assedio del centro urbano di Afrin, l’enclave curda nel nord-ovest della Siria contro cui conduce un’offensiva militare dallo scorso 20 gennaio. Lo riferiscono le forze armate di Ankara, sostenendo di aver preso...
  • Anche El Salvador protesta votando per l’estrema destra

    La sconfitta era nell’aria, ma non poteva essere più rovinosa. Alle elezioni legislative e municipali che si sono svolte domenica in El Salvador, il Fronte Farabundo Martí di liberazione nazionale ha perso non solo la capitale e 12 capoluoghi dipartimentali su 14, ma anche, con ogni probabilità (lo scrutinio...
  • La Russia blocca la risoluzione Onu sulla tregua in Siria

    Afrin è tante narrative, che si traducono in méte: quella della Turchia che vuole fare del cantone curdo un «magazzino» per rifugiati e miliziani; quella dei curdi per cui è destinazione della resistenza. Ieri Ankara ha dispiegato 280 poliziotti dei reparti speciali Poh, volontari e squadre speciali della gendarmeria...
  • A mani nude contro la lobby delle armi

    I proiettili dell’Ar-15, sparati da vicino, non penetrano nel corpo umano. Lo devastano. Con l’effetto di una granata. L’Ar-15 è una variante civile di un fucile utilizzato dall’esercito americano. È l’arma a canna lunga più diffusa negli Stati uniti, dove ce ne sono in circolazione quasi dieci milioni. È...
  • Ankara impone il coprifuoco su 176 villaggi curdi

    Ieri il governo turco ha imposto il coprifuoco su 176 villaggi del Bakur, il Kurdistan turco. «Il coprifuoco è in vigore dalle 8 di mercoledì fino a nuove ordine», il comunicato scarno del governatore di Diyarbakir. I distretti interessati sono Silvan, Lice, Hazro e Kulp. Qui, secondo Ankara, il...
  • «The Donald» l’americano doc con cui confrontarsi

    La sua ultima iniziativa è il benestare alla costruzione di mini missili atomici mentre ancora si plaude al discorso moderato sullo Stato dell’Unione, alla sua capacità di leggerlo per 80 minuti: un vero record dopo l’anno trascorso a temere i suoi 140 caratteri inviati all’alba al nemico di turno....
  • Così l’industria bellica italiana arma le guerre di Erdogan

    È uno dei maggiori clienti delle nostre aziende militari, soprattutto quelle a controllo statale come Leonardo (già Finmeccanica) e Fincantieri. Al quale l’Italia esporta un ampio arsenale bellico: dalle pistole ai fucili mitragliatori, dai veicoli terrestri agli aeromobili, dalle apparecchiature per la direzione del tiro fino a bombe, siluri,...
  • Spd-Grosse Koalition, assomigliarsi per governare

    È un gran, generale, tirare il fiato in Germania e in Europa per lo scampato pericolo di una Repubblica federale politicamente destabilizzata e forse imprevedibile. Al termine di una lunga serie di contorcimenti, ordini e contrordini. Così Martin Schulz è riuscito ad ottenere dai delegati del suo partito un...
  • Trump e la minaccia irresponsabile delle armi

    Trump e la sua amministrazione (che rappresenta i più accesi falchi del Pentagono e dell’establishment militare) alimentano in modo sempre più irresponsabile le micce sotto la polveriera nucleare. Ora questa strategia diviene ufficiale con la bozza che è trapelata della Nuclear Posture Review (Npr) che sarà adottata a fine...
  • Il Cile del popolo mapuche contro la visita del papa

    Sarà sicuramente uno dei momenti forti del viaggio di papa Francesco in Cile quello dell’incontro con i mapuche, ma tutto indica che non sarà privo di tensioni. A Temuco, capoluogo dell’Araucanía, la regione più povera del Paese ed epicentro del conflitto che oppone il popolo mapuche allo Stato cileno,...
  • Trump, non è una gaffe

    Non è stata una battuta, l’ultima uscita da brividi di Donald Trump, non è stata una gaffe, ma un’affermazione «politica» consapevole e deliberata, ripetuta più volte. Che infatti il viceportavoce della Casa bianca, Raj Shah, come tale ha trattato. Sì, il presidente degli Stati uniti d’America considera «un cesso»...
  • Israele, una democrazia davvero unica in Medio Oriente

    Il comitato centrale del Likud – il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu – ha votato per acclamazione a favore dell’annessione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Il procuratore generale di Israele ha dato istruzioni ai suoi uffici: occorre determinare in che modo i disegni di legge dei vari ministeri...
  • Iran: la posizione dei comunisti iraniani

    Pubblichiamo la dichiarazione del partito Tudeh, lo storico partito comunista dell’Iran, sulle proteste scoppiate nell’ultima settimana nel paese. Il partito, come tutte le altre formazioni della sinistra, è fuorilegge dagli anni ’80 Cari compatrioti, La crisi politico-economica del regime teocratico in bancarotta dell’Iran sta crescendo e approfondendosi ogni giorno. L’impatto...
  • A chi conviene una crisi a Teheran

    Le proteste in atto in Iran sono il risultato della frustrazione della popolazione il cui potere d’acquisto è diminuito del 15 per cento in dieci anni. I cittadini della Repubblica islamica sono scesi in strada per lamentarsi del carovita, della disoccupazione, dell’inflazione, della corruzione, della mancanza di trasparenza delle...
  • L’enigma di Rajoy, tra scontro e dialogo

    La regione più ricca della Spagna (7 milioni e mezzo di abitanti, 5 milioni di elettori) resta divisa a metà, seppure con una maggioranza indipendentista in seggi e non in percentuale. Nel voto del 21 dicembre in Catalogna hanno infatti prevalso i partiti separatisti. Junts per Catalunya (nato dalle...
  • Vienna, la notte più lunga: varato il governo nero-blu

    Tutto il potere armato dello Stato, i servizi segreti, giusto le cose più sensibili, sono finite in mano all’estrema destra. Agognava avere quei ruoli e li ha avuti. È il dato più «inquietante e spaventoso» – come commenta il quotidiano Der Standard – dell’accordo di governo concluso venerdì sera...
  • Disney punta sull’online, sfida a Netflix

    Il topo diventa un T-Rex. È stato raggiunto l’accordo tra Robert Iger e Rupert Murdoch con il quale la Walt Disney Company potrebbe assorbire la maggior parte degli assetts della murdocchiana 21st Century Fox, un pacchetto di proprietà che includono quello che rimane ancor oggi uno degli studi hollywoodiani più prestigiosi...
  • Putin in tour: ritira le truppe e distribuisce il nucleare

    Venti giorni fa l’abbraccio a Sochi, ieri l’abbraccio a Latakia. Il presidente siriano Assad ha accolto nella base aerea russa a Hmeimim, nella provincia alawita, la visita a sorpresa del presidente russo Putin impegnato in 24 ore di tour mediorientale: in poche è volato dalla Siria al Cairo per...
  • Gerusalemme a Israele, una scelta per una nuova guerra

    È un atto violento e irresponsabile l’annuncio di Trump fatto prima ad Abu Mazen e confermato ieri dalla Casa bianca, sotto l’albero di Natale: «Gerusalemme è la capitale d’Israele. Ora pace». Il «pacifista» insiste a spostare da Tel Aviv la sede diplomatica Usa a Gerusalemme, riconoscendone di fatto l’intera...
  • La Palestina presa in Giro

    Che meraviglia: in Italia si discute sul Giro d’Italia e sulle sue prime tappe in Israele. Ed è grande l’attesa di una nuova opportunità per il presidente statunitense Donald Trump, che in questi giorni deve decidere se rinviare lo spostamento dell’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme. Gli italiani,...
  • Cile: la Moneda senza inquilino

    In Cile è rimasta aperta la sfida per il prossimo inquilino del palazzo de “La Moneda”. Come previsto, il vincitore delle elezioni presidenziali si definirà nel ballottaggio del prossimo 17 dicembre. Le elezioni di domenica scorsa hanno visto infatti prevalere la destra del magnate Sebastian Piñera (Chile Vamos al...
  • Falliscono i colloqui, il modello tedesco è senza maggioranza

    Fine prematura della Giamaica sognata da Angela Merkel. Due mesi dopo il voto federale i liberali rovesciano il tavolo delle trattative con Verdi e democristiani. Per la prima volta dal 1949, in Germania si profila il governo di minoranza Cdu-Csu con appoggio esterno: unica alternativa al ritorno anticipato alle...
  • Galeotti furono i missili, nel nuovo idillio Erdogan-Putin

    Due anni fa, un caccia russo veniva abbattuto dagli F-16 turchi nei cieli sul confine con la Siria. Ne seguì una crisi tra i due paesi che vide congelati gli scambi commerciali, sospeso il rilascio dei visti e manifestazioni nazionaliste davanti alle sedi consolari. Per evitare nuovi episodi, la...
  • Scende in campo Nasrallah, ora è scontro aperto con Riyadh

    È rimasto in silenzio per giorni, mentre divampava la crisi innescata dalle dimissioni da premier libanese imposte a Saad Hariri dall’Arabia saudita e proseguita con le minacce sempre più violente rivolte da Riyadh al Paese dei cedri. Ieri Hassan Nasrallah, il segretario generale del movimento sciita Hezbollah, bersaglio assieme...
  • L’esule Puigdemont resta in Belgio: «Interrogatemi qui»

    È un angolo blindato del centro di Madrid, sconosciuto ai turisti, quello su cui sono puntati gli occhi di tutti: è la piazza intitolata alla Città di Parigi, in cui si affacciano i due edifici giudiziari più importanti del Paese, dove oggi sono chiamati a comparire i principali esponenti...
  • Garzón: «Non è coerente essere comunista e indipendentista»

    Il coordinatore federale di Izquierda Unida non ritiene «coerente» essere al tempo stesso «indipendentista e comunista» nel contesto catalano, quello di un conflitto polarizzato, di una «guerra di bandiere» e, chiarisce, si identifica solo con la seconda qualifica. Alberto Garzón Espinosa ha presentato lunedì il suo nuovo libro, Por qué...
  • Catalogna, il precipizio balcanico

    Diranno che è una «modalità moderata» l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola scelta ieri dal premier spagnolo Rajoy per fermare la dichiarazione di indipendenza catalana: di fatto non c’è l’impossibile cancellazione dell’autonomia ma «solo» il commissariamento del govern e di Puigdemont; diranno che è soft perché tutto è rimandato...
  • L’indipendenza non c’è, e ora neanche l’autonomia

    Per la seconda volta il presidente catalano Carles Puigdemont ha risposto con una lettera ambigua alla richiesta del governo spagnolo di «tornare alla Costituzione». Tra l’altro, ammettendo nell’ultima frase che finora la dichiarazione d’indipendenza non ha ancora avuto luogo. Ma «se il governo persiste nell’impedire il dialogo e nel...
  • Tornat Catalunya

    Tornat Catalunya. Torna indietro, Catalogna. C’era un tempo in cui i tercios dei conquistadores massacravano senza posa i conquistati, nelle Indie e nelle Italie, al grido di Arriba Espana! E c’era un tempo in cui i falangisti facevano altrettanto con i repubblicani, durante una delle più sanguinose guerre civili...
  • «Kurz, un rottamatore anti europeista, vicino ad Haider»

    Ricercatore del Cnrs e membro del Laboratoire Dynam dell’Università di Strasburgo, Patrick Moreau è uno dei più attenti studiosi dell’estremismo di destra in Austria e Germania, tema a cui ha dedicato diversi lavori tra cui L’autre Allemagne (Vendémiaire, 2017), e De Jörg Haider à Heinz-Christian Strache (Cerf, 2012). Il...
  • Il passo indietro insidioso di Puigdemont

    Una lunga elencazione dei torti subiti, la rivendicazione orgogliosa di un percorso pacifico e democratico, la storia delle promesse disattese, delle umiliazioni e delle prevaricazioni. A partire da queste premesse il presidente del governo catalano Puigdemont rivendica la legittimità dell’aspirazione della Catalogna all’indipendenza, che ribadisce essere l’obiettivo finale del...
  • Comunistes de Catalunya: “Unità a difesa delle istituzioni catalane”

    La Catalogna in questi ultimi giorni ha vissuto una mobilitazione senza precedenti in difesa della democrazia e del diritto all’ autodeterminazione. Ê stata una mobilitazione di dimensioni gigantesche, assolutamente unitaria e trasversale, che ha unito persone di settori sociali più svariati, organizzazioni sociali e politiche molto diverse, persone a...
  • Il diritto all’autodeterminazione del popolo catalano

    Quel che è successo il 1 ottobre in Catalunya non lascerà nulla uguale a se stesso. La violenza gratuita e brutale della Policia Nacional e della Guardia Civil contro la popolazione inerme che difendeva i seggi del referendum con la sola resistenza passiva, è l’ultimo atto di un processo...
  • L’immaginario stragista dell’«americano tranquillo» e la regolarità agghiacciante dei «mass shooting»

    Gli ultimi casinò sulla strip, prima che Las Vegas boulevard diventi l’autostrada per Los Angeles, sono il Mandalay e il Luxor con la sua piramide di vetro brunito e la sfinge di gesso. Di fronte a quest’ultimo albergo a tema antico egizio c’è lo spiazzo scelto dall’ultimo cecchino per...
  • «Con il ricorso contro la Statuto catalano il Pp ha ucciso la costituzione»

    Si definisce «orfano politico del Pci», «l’unico ministro comunista», catalanista e indipendentista. Per il conseller (o ministro) della sanità Toni Comín,  di Esquerra Republicana, il Tribunale costituzionale (Tc) è illegittimo e non è vero che la sua maggioranza parlamentare ha schiacciato i diritti dell’opposizione. Dichiaratamente omosessuale, con figlia, difende con orgoglio...
  • – 2 al referendum catalano. Proteste ok, basta che non si voti

    A soli due giorni dal controverso referendum convocato dal governo catalano e dal Parlament di Barcellona, s’intravede, nel mezzo del polverone, qualche timido segnale di sensatezza, o seny, come piace dire ai catalani. Dopo la correzione di tiro del Tribunale superiore di giustizia catalano, che ha rettificato gli ordini dati...