Esteri

  • Ue, un segnale forte e non scontato contro la paura

    Un voto storico ed emozionante, quello con cui il Parlamento europeo ha chiesto al Consiglio di attivare la procedura dell’articolo 7 del Trattato per violazione grave dei principi fondamentali dell’Unione da parte dell’Ungheria di Orbán. L’Europa non può tollerare che all’interno dei suoi confini si calpestino i suoi principi...
  • Svezia, ombre nere sull’ex paradiso socialdemocratico

    Annika Strandhall, ministro delle politiche sociali ha indossato in parlamento la maglia di Jimmy Durmaz, il centrocampista di origine turca bersagliato dagli insulti razzisti dopo che la Germania ha sconfitto la Svezia nei mondiali di calcio. Elin Ersson, giovane attivista dei diritti umani, ha impedito che un richiedente asilo...
  • A Cuba il popolo scrive la sua Costituzione

    A Cuba, il popolo scrive la sua costituzione. E sceglie, in base alle indicazioni della Assemblea Nazionale (il Parlamento Cubano) due date simboliche entro cui completare questa “redazione popolare partecipata”. Il processo di «consultazione popolare», più precisamente di redazione partecipata della nuova costituzione, è stato infatti inaugurato lo scorso...
  • Salvini-Orbán, un vertice per la sopravvivenza

    È un doppio vertice tra esponenti politici che fanno man bassa di consensi nei propri Paesi ma che sono sempre più isolati e in difficoltà in Europa. E che proprio per questo sperano di riuscire ad avere maggiore forza unendosi, anche in vista delle elezioni europee del prossimo anno....
  • Trump perde pezzi, colpevoli Cohen e Manafort

    «Nella redazione del New York Times si stanno cancellando in massa gli impegni per la cena», ha twittato verso le 20 ora locale Bassey Etim, parte di quella redazione in subbuglio. E ce n’erano tutte le ragioni per ciò che accadeva e sta accadendo. Nell’arco di un’ora, in un tribunale di...
  • Rohingya, le liste del genocidio lunghe 10 mila nomi

    In aprile la procuratrice capo del Tribunale penale internazionale, Fatou Bensouda, aveva chiesto al Myanmar la possibilità per la Corte internazionale di esercitare la giurisdizione del Tpi su presunti crimini sofferti dalla comunità dei Rohingya, la minoranza musulmana della Birmania che, esattamente un anno fa, è stata oggetto di...
  • L’Attica brucia, villaggio in cenere

    Una tragedia con vittime che rischiano di superare il centinaio. Man mano che i soccorritori si addentravano ieri nelle rovine fumanti di Mati, una quarantina di chilometri a nordest di Atene, le dimensioni della tragedia diventavano sempre più grandi. Complessivamente, lungo tutta la riviera orientale, sono migliaia le case...
  • Niger, dove l’Europa prepara la nuova guerra ai migranti

    Ora che il Niger viene indicato come la prossima frontiera esterna dell’Unione europea, non passa mese che un leader o un sotto-leader europeo non si rechi nella caldo-umida Niamey o al più nell’infuocata Agadez: l’ultimo in ordine di tempo è il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, appena rientrato...
  • Gaza vicina al baratro di una nuova guerra

    Una fragile parete separa la Striscia di Gaza da una nuova offensiva militare ‎israeliana, a quattro anni da quella passata alla storia con il nome di “Margine ‎protettivo” e che fece, considerando i feriti deceduti nei mesi successivi, circa ‎‎2.400 morti oltre a migliaia di feriti e che provocò...
  • Contro Potus in piazza 250mila persone

    Londra non lo voleva, Trump. E gliel’ha detto forte e chiaro. Come del resto quasi tutte le massime città britanniche. Mentre nell’idillio campestre della tenuta ministeriale di Chequers lui e Theresa May discutevano di Nato, Brexit e commercio – poco prima di dare una frettolosa mano di antiruggine a...
  • Il businessman Trump rilancia: spesa militare al 4%

    Tattica del business al vertice Nato: al 29esimo summit dell’Alleanza, che si conclude oggi a Bruxelles, Donald Trump ha rilanciato e chiesto agli alleati di stanziare il 4% del Pil rispettivo per la difesa, cioè il doppio di quanto i 29 paesi dell’Alleanza avevano accordato nel 2016, percentuale che...
  • Shoah, Netanyahu sotto accusa per il compromesso sulla legge polacca

    Sale la tensione in Israele per il compromesso approvato lo scorso 27 giugno dal ‎premier Netanyahu e dal primo ministro ‎polacco Morawiecki per porre fine alla ‎disputa tra i due paesi sul testo della legge ‎polacca sull’Olocausto che, nella sua ‎formulazione originale, criminalizzava le accuse di partecipazione della Polonia...
  • Que viva Mexico! Svolta a sinistra nel nome di Obrador

    Il Messico cambia direzione dopo una giornata elettorale storica, celebrata per le strade. I partiti conservatori al potere negli ultimi decenni hanno subito una pesante sconfitta alle presidenziali di domenica scorsa. Per la prima volta il centrosinistra governerà, guidato da Andrés Manuel López Obrador, noto come «Amlo». «La terza...
  • Tsipras allenta la morsa del debito, e prova a voltare pagina

    Diciamoci la verità. Atene, come già successe in altra epoca e in condizioni ancora più tragiche a Praga, è stata lasciata sola, sotto i colpi della Troika. Nel momento più drammatico della lunga tragedia greca, quando Wolfgang Schaeuble indicava al paese ellenico la porta dell’uscita dall’Unione europea, né le...
  • Macron attacca: «Sovranisti come la lebbra»

    «Siete come la lebbra», dice Emmanuel Macron. «Ipocrita», risponde il vicepremier italiano Luigi Di Maio. Gli ultimi brandelli di convivenza europea si frantumano nel pomeriggio di ieri, quando il presidente francese dà voce a un sentimento che probabilmente in Europa non è il solo a provare. Macron parla delle...
  • La politica estera riserva dei ministri degli interni

    In un fitto susseguirsi di fenomeni di imbarbarimento l’Europa si avvia verso il vertice del 28 giugno. Basta sceglierne qualcuno a caso per farsi un’idea di quanto velenosa sia diventata l’aria che si respira nel Vecchio Continente. Il ministro della giustizia britannico propone di fronteggiare l’esodo post Brexit dei...
  • «Magari sbaglio, ma mi fido». Così Kim ha sedotto Trump

    La «Storia» tanto attesa dal summit di Singapore non si è mostrata davvero nelle immagini di rito: non era dunque dipinta sui volti sorridenti, nelle strette di mano che tutti hanno visto. E non era neanche annunciata nel «documento epocale» firmato alla fine di un meeting atteso da tutto...
  • Il nuovo disordine mondiale di Usa, Russia e Cina

    Il mondo si divide in due, magari pure in tre o quattro parti in competizione tra loro e la remota provincia italica, ambita solo da rifugiati e migranti, litiga per capire dove sta, spaventata di diventare la nuova Cuba del Mediterraneo. Ci manca solo la battuta di Tony Montana-Al...
  • La scalata alla Moncloa di Sánchez, il perseverante

    A Pedro Sánchez anche i nemici riconoscono una qualità, la perseveranza. Senza di quella, si sarebbe arreso molti anni fa. Economista, 46 anni, il nuovo presidente del governo socialista non è mai stato un leader carismatico. Ambizioso, forse. Probabilmente il più sorpreso di essere riuscito a scalzare Rajoy dalla...
  • Podemos, la base sta con Iglesias. Ma un terzo gli sfugge

    La leadership di Podemos è salva. Più o meno. Irene Montero e Pablo Iglesias possono rimanere ai loro posti di portavoce parlamentare e di segretario generale. Lo hanno stabilito il 68.4% degli iscritti di Podemos (188mila votanti, 33mila in più dell’ultima assemblea di Vistalegre dove Iglesias risultò eletto), 128mila...
  • La «passione» nazista dello stragista texano

    Questa volta è accaduto a Santa Fe, in Texas: Dimitrios Pagourtzis, uno studente di 17 anni, è entrato a scuola con un fucile e un revolver calibro 38 e ha aperto il fuoco, uccidendo nove compagni e un professore, ferendo 12 persone tra cui una guardia armata. Dispositivi esplosivi...
  • Il mondo non comprende la sofferenza di Gaza

    Lo sdegno e il dolore tra gli abitanti di Gaza per questa nuova strage ‎di civili sono aggravati dalle reazioni morbide giunte dai Paesi arabi ‎ed occidentali. Tanti non mettono in discussione la versione fornita ‎dall’esercito israeliano, secondo il quale i soldati non avrebbero fatto ‎altro che aprire il...
  • L’escalation dell’asse Usa-Israele coinvolge l’Europa

    Preceduta dalla show atomico del premier israeliano Netanyahu, avversario dell’Iran e della Mezzaluna sciita insieme ai sauditi, è arrivata la decisione di Trump di ritirarsi dall’accordo sul nucleare con l’Iran firmato da Obama con il Cinque più Uno nel luglio 2015. La premessa è questa: i primi a non...
  • Il Giro dalla parte sbagliata

    Nel prossimo maggio lo Stato d’Israele compirà 70 anni. Se per molti ebrei la memoria del maggio ‘48 sarà quella di una rinascita portentosa dopo la Shoà e un’oppressione subita per molti secoli, i palestinesi vivranno lo stesso passaggio storico ricordando con ira e umiliazione la Nakba, la “catastrofe”: famiglie...
  • Cuba saluta l’era Castro, Raúl fa spazio a Díaz-Canel

    Con un giorno di anticipo sulla data prevista – a causa dell’estrema importanza delle decisioni da prendere – l’Assemblea nazionale del Poder popular (Parlamento unicamerale) inizierà oggi le procedure e le discussioni per la nomina del nuovo presidente di Cuba, che per la prima volta dal 1976 non avrà...
  • Trump, la «missione compiuta» di menzogne

    Con il reiterato attacco missilistico di Usa, Francia e Gran Bretagna è ragionevole chiedersi se la Siria sia stata colpita perché non ha fatto uso di armi chimiche piuttosto che per la motivazione dell’uso di armi chimiche. Questa analisi può apparire paradossale, ma bisogna avere in mente la natura...
  • Non serve più nemmeno la «pistola fumante»

    Per scatenare una guerra non serve più nemmeno la «pistola fumante» dei tempi di Bush. Ricordate la sceneggiata di Colin Powell con le fialette di antrace , per convincere il Consiglio di sicurezza dell’Onu ad avallare la guerra contro Saddam Hussein. Una guerra basata su una «fake news», come...
  • L’Italia neghi le basi per i raid in Siria

    «Nessuna base in Italia per la nuova guerra “intelligente” di Trump e Macron»: questa dovrebbe essere la posizione del nostro Paese di fronte al brutto vento che tira nel Mediterraneo orientale, per una guerra quella in Siria, aizzata nel 2011 dall’asse degli «Amici della Siria» che, non contenti del...
  • Siria, un’altra guerra «fino a prova contraria»

    Tira aria di guerra su una guerra che non finisce mai. Vedremo cosa faranno adesso gli Usa che dichiarano di volere proteggere i siriani dalle presunte armi chimiche del regime. La reazione Usa appare in queste ore probabile. L’Italia, se non usano le basi Nato, sarebbe fuori gioco, e...
  • La colpa di Lula? Aver reso possibile un altro mondo

    Telefonano accorati gli amici brasiliani in Italia, prime fra tutti le compagne-suore che dovettero scappare dal loro paese quarant’anni fa perché avevano aiutato Lelio Basso a preparare il processo del Tribunale internazionale dei popoli che denunciò fra i primi l’orrore della dittatura brasiliana (e da allora sono il pilastro...
  • Gaza, una nuova strage

    Doveva essere la giornata del “kawshù”, la giornata della gomma, ossia dei ‎pneumatici dati alle fiamme che, con il loro fumo nero e denso, avrebbero impedito ‎ai tiratori scelti israeliani di prendere di mira i manifestanti della “Marcia del ‎Ritorno” organizzata a Gaza. Invece è stata una nuova giornata...
  • La spartizione della Siria del nuovo triangolo mediorientale

    Nella sedicente pax syriana, quando è il Cremlino che taglia le fette di torta, bisogna sapersi accontentare e inghiottire qualche boccone amaro. I curdi dovranno archiviare i sogni di uno stato facendosi bastare, se regge, Assad non riavrà lo spicchio di Nord siriano in mano ai turchi e Israele...
  • Un plebiscito vuoto nell’Egitto a due velocità

    Un copione simile a quello andato in scena in Russia una settimana fa: a fare davvero la differenza in Egitto sarà l’affluenza alle urne. Con soli due candidati, di cui uno platealmente di facciata, il presidente al Sisi sarà rieletto con un plebiscito. Ma sarà un plebiscito relativo, almeno...
  • I social network nell’epoca post-democratica

    Mark Zuckerberg unisce da sempre ambizione e un’attenzione quasi nevrotica alle reazioni degli utenti del suo giocattolo preferito quando introduce novità negli algoritmi che presiedono l’incremento dei suoi Big Data. Per questo, ha intrapreso campagne per combattere le fake news, il razzismo e la xenofobia: cioè quei fattori che...
  • Peggio della guerra fredda

    Sta messo davvero male l’Occidente se è costretto a rilanciare la guerra fredda solo per trovare legittimità a se stesso, come fa la premier britannica May dopo il disastro della sua leadership e del suo governo a seguito della scellerata Brexit; e come si atteggia il presidente Usa Donald...
  • L’«esecuzione mirata» di Marielle Franco infiamma il Brasile

    Un’esecuzione in piena regola, nello stile che lei non aveva esitato a definire da «squadroni della morte», nelle sue più recenti denunce sui metodi utilizzati dalle forze di sicurezza, in particolare dalla polizia militare, per «ammazzare i nostri giovani» nelle favelas. È morta così anche Marielle Franco, 38 anni, figura...