Marco Sferini

  • Contraccolpi europei e dualismo politico nel futuro assetto globale

    Il sisma elettorale americano oltrepassa l’Oceano Atlantico e, come era più che prevedibile, si rovescia tsunamicamente su una Europa liberal-liberista frastornata e impreparata persino ad una delle due ipotesi di risoluzione del voto presidenziale a stelle e strisce: la vittoria di The Donald e del suo apparato di potere...
  • La doppiezza democratica si paga: una batosta epocale

    È difficile ritenere quella di Donald Trump una vera e propria “proposta politica” vincente. Non fosse altro per il fatto che il missaggio di intemperanze lessicali, di anatemi e insulti allontana dalla classica declinazione pratica che si ha della locuzione utilizzata per sintetizzare un insieme di ricette capaci di...
  • Harris e Trump, una sinistra concreta deve saper scegliere

    Le presidenziali americane sono l’occasione, per noi di sinistra che viviamo al di qua dell’Oceano Atlantico, in cui ripercorrere le contraddizioni che ci attraversano nel momento in cui siamo messi, sempre più frequentemente, di fronte ad una scelta che pone, sostanzialmente, in essere due opzioni. In Italia la chiamiamo...
  • La minaccia trumpiana protagonista del peggiore liberismo

    I sondaggi negli ultimi giorni hanno fatto registrare un progressivo riavvicinamento delle curve dei consensi. Complici o meno le gaffes di Biden sugli elettori trumpiani, sta di fatto che l’elezione del prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America si annuncia per quello che il grande teatro dell’informazione che disinforma voleva...
  • La crisi climatica e il tempo che sempre più ci manca…

    I metodi scelti dai ragazzi e dalle ragazze di Ultima generazione non mi piacevano. Bloccare il traffico, sporcare, anche se con vernici lavabilissime, i monumenti e i palazzi storici delle nostre città, oppure imbrattare i vetri dei capolavori dell’arte… Attirare l’attenzione così mi sembrava controproducente proprio per la causa...
  • La guerra persa da Kiev, la difficile vittoria di Mosca

    Alcuni giorni fa il governo italiano ha dirottato 4,6 miliardi di euro, dei 5,8 previsti per l’innovazione verde nel settore dell’automobile, verso il paniere della spesa militare. Sostanzialmente ha investito nell’economia di guerra ancora una volta, confermando la tendenza più che marcata delle destre di preferire la logica dello...
  • Il massimo dell’irrilevanza della sinistra di alternativa. Il caso Liguria

    Le scelte si pagano. E si pagano anche duramente. Con l’umiliazione a volte. E questo è uno di quei casi estremi in cui, alla presa d’atto di tutti gli alibi possibili per provare a trovare una qualche giustificazione, il risultato è così deludente e deprimente da indurre a qualcosa...
  • Il rebus israeliano nell’escalation della guerra mediorientale

    Come è possibile credere anche soltanto lontanamente alla volontà da parte israeliana di non portare il conflitto mediorientale verso quella temuta escalation che è, nei fatti, già un dato conclamatamente presente nei tanti fronti aperti dallo Stato ebraico contro i suoi nemici storici? Dalla guerra di Gaza a quella...
  • Una progressiva attenuazione del fenomeno leaderistico?

    L’impressione è che lo stilema che ha caratterizzato fino a qualche tempo la politica italiana sia tendenzialmente cambiato: i partiti personali, per intenderci, non sono certamente venuti meno in quanto a mutazione profondamente genetica del senso stesso delle formazioni politiche concepite nella Carta del 1948; ma è abbastanza evidente...
  • Oltre il settarismo c’è una sinistra comunista che può essere utile

    Tre euro. Dieci centesimi al giorno. A tanto ammonta l’aumento delle pensioni minime, per quasi due milioni di persone. Ed i precari? Nessuna previsione nemmeno lontana di creazione di un fondo pensionistico che li metta a tutela una volta raggiunta l’età dell’uscita dal (si fa per dire) mondo del...
  • Attacco alla magistratura e sovversione permanente

    Nello scontro con la magistratura romana sul caso delle deportazioni dei migranti nei centri detentivi in Albania, il governo di Giorgia Meloni ha dimostrato e dimostra il suo tratto più singolarmente distintivo: l’assolutezza delle decisioni. Una ispirazione autoritaria che, formalmente, intende rispettare le istituzioni repubblicane e la separazione dei...
  • Se l’esecutivo comanda e non governa…

    Qualche volta l’arroganza del potere soggiace alla determinazione del diritto. Altre volte, invece, la legge si uniforma ai dettami dei governi e, in quei casi, i poteri esecutivi non amministrano più secondo le loro direttrici ideologiche ed ideali un paese, ma lo comandano. Giorgia Meloni e la sua maggioranza...
  • Criminali, terroristi, fanatici religiosi nella guerra di lungo corso

    Yahya Sinwar pare lo abbiano ucciso per caso. Lo avevano scambiato per quello che del resto era: un terrorista. Ora, sulla lista dei criminali di guerra in mano alla Corte Internazionale Penale dell’Aja di criminale di guerra nella guerra di Gaza ne resta soltanto uno (si fa per dire…):...
  • Governo Meloni, anno II della finanziaria sempre più antisociale

    Da dove potevano essere presi i soldi per finanziare una manovra di bilancio equa e a favore dei ceti più deboli della nostra società, lì non sono stati prelevati. Da dove, invece, non dovevano essere presi, lì si è attinto ed anche piuttosto abbondantemente: a pagare i conti della...
  • Migranti d’Italia, dell’Impero e del Regno di Albania

    Poco al di là del canale d’Otranto, in terra già un tempo di conquista di un regnucolo diventato tale solamente un mezzo secolo prima, oggi si trovano delle moderne strutture che vengono chiamate “di accoglienza” per i migranti che provengono dall’Asia, dall’Africa, dal Medio Oriente. Sono perimetri in cui...
  • La partita di Stellantis non cambia: Tavares bussa a denari

    Quando parlano i dirigenti delle grandi aziende viene quasi sempre fuori la quintessenza del capitalismo. In questo caso, quello moderno che, oramai, è molto lontano dalla sua primordiale manifestazione sette-ottocentesca. Il rimbalzo nel secolo breve è il primo salto su un trampolino che porterà il sistema delle merci e...
  • Morte della democrazia israeliana nel fortilizio permanente

    «A Gaza i bambini vivono nel sangue. È come in Giappone 80 anni fa» Toshiyuki Mimaki, rappresentante di Nihon Hidankyo, associazione per il disarmo nucleare fondata dai superstiti di Hiroshima e Nagasaki Non bisogna certamente essere degli esperti di politica internazionale per capire la chiarezza del messaggio: le cannonate...
  • La diatriba delle tasse e la marcia spedita contro il sociale

    Il paradigma è sempre lo stesso quando non si vuole sostenere da Palazzo Chigi delle riforme che vadano nel senso della maggiore equità nel mondo del lavoro: occorre maggiore flessibilità. Questo è il principio primo, la suprema lex per una insalubrità plurigenerazionale ormai che riguarda i più diversi comparti...
  • Slogan e colori cangianti sul prato di Pontida

    Ai tempi della prima Lega Lombarda, poi federata nella Lega Nord, si potevano leggere sul prato di Pontida sia gli striscioni e i cartelli inneggianti al federalismo ispirato da Gianfranco Miglio (allora ideologo del movimento), sia qualche – seppure raro – anatema contro i fascisti del MSI. «Mai con...
  • Un anno dopo il 7 ottobre, la sconfitta di Israele davanti alla Storia

    Il 7 ottobre 2023 circa milleseicento cittadini israeliani sono stati coinvolti in una operazione criminale e terroristica di Hamas: milleduecento di loro, abitanti dei kibbutz intorno al confine con la Striscia di Gaza, sono stati spietatamente stati trucidati dai miliziani jihadisti; altri duecento sono scomparsi; duecentocinquanta sono stati rapiti....
  • La teorizzazione di lungo corso dell’assenza di una alternativa

    L’inevitabilità degli eventi è diventata l’ineluttabilità di sé stessa. Se si prova a disaminare, in questi ultimi decenni, tutto quanto è accaduto sul piano internazionale, con le ricadute ovvie sui singoli poli economici e, in particolare, su aggregati pseudo-confederativi come l’Unione Europea, una delle prime considerazioni che si possono...
  • L'”esportazione della democrazia” israeliana: obiettivo Iran

    La guerra mossa da Israele contro Hezbollah e il Libano (la distinzione vale fino ad un certo punto, ma è comunque necessaria per comprendere meglio la situazione mediorientale attuale) inevitabilmente rimanda al parallelismo di quella portata contro la Striscia di Gaza. Nessuno credo voglia, e tanto meno possa, negare...
  • La saldatura sempre più netta dell’estrema destra europea

    Il Freiheitliche Partei Österreichs ha, dunque, per la prima volta nella storia della ex grande testa del grande impero asburgico, vinto le elezioni parlamentari: una forza di estrema destra, il cui leader storico, Jörg Haider, aveva dato una impronta apertamente fobica verso tutte le minoranza possibili: da quelle etniche...
  • L’Argentina di Milei: anticipazione del disastro liberista globale

    Nota opportunamente Thomas Piketty ne “Il capitale nel XXI secolo” che la gerarchizzazione morale dei patrimoni è un esercizio piuttosto sterile in quanto a critica dell’accumulazione sempre più incessante e spietata nella modernità liberista dell’oggi e del prossimo domani. Non serve ad altro se non a rispondere ad una...
  • Molti nemici e niente onore: l’imperialismo bellico israeliano

    Nato dalla divisione a tavolino del Medio Oriente con l’accordo Sykes-Picot, il Libano era, ed in parte ancora rimane, quello che si potrebbe definire uno “Stato di compromesso” sorto dalle ceneri dell’Impero ottomano, dopo un conflitto mondiale che non aveva, per quanto ne fosse stato di stimolo, risolto la...
  • Il disegno autoritario prende sempre più forma e va fermato subito

    Alle bacchettate sulle mani non siamo ancora ritornati, ma qualcuno prima o poi ci penserà. Ci sia permessa l’iperbole (che speriamo rimanga tale), ma è piuttosto indotta dall’accelerazione repressiva e coercitiva che il governo sta inducendo, disegno di legge dopo disegno di legge, nell’interpretazione normativa di nuovi reati da...
  • Tanti nuovi cittadini italiani, per una universalità dei diritti

    Cittadino. Citoyen. Scritta e letta in francese il suono della parola ricorda l’origine moderna del termine, del concetto stesso di una nuova condivisione comunitaria dei diritti e dei doveri. Una rivoluzione, per l’appunto. Due secoli e mezzo fa, all’incirca, nella Parigi dei tre Stati, i più diseredati e miserevoli,...
  • Che specie di comuniste e comunisti vogliamo essere?

    Qualunque sia la tattica politica, ammesso che esista anche una strategia di più ampio raggio che la comprende, che la sinistra di alternativa intende intraprendere nelle prossime stagioni, tanto elettorali quanto, anzitutto, di lotta sociale e popolare, nessuno può astrarsi dai precedenti del recente passato e ritenere che si...
  • Contro il DDL Sicurezza un fronte repubblicano ampio e unitario

    Il Disegno di Legge 1660, appena approvato dalla Camera dei Deputati, è la fisiognomica rappresentazione del volto atavico della destra estrema di governo: securitarismo, repressione del dissenso, contenimento delle proteste entro un perimetro oltre il quale c’è soltanto minaccia alla propria legittima manifestazione di contrarietà a ciò che il...
  • Vicendevoli fragilità e forze nella contesa mediorientale

    È degna del migliore film di spionaggio degli ultimi anni: una vera storia di spie, di servizi segreti, di infiltrazioni e missioni sotto copertura: il risultato è la trasformazione della guerra convenzionalmente conosciuta fino a qualche decennio fa in altro. Per definizione, i conflitti armati sono, su vasta scala,...
  • Migranti in mare e a terra governocentrismo reazionario

    La cattiveria. La crudeltà. L’inumanità. La diversità come minaccia. La nazionalità come esclusività e, quindi, esclusione. Ma queste emozioni e queste percezioni tradotte dalle politiche antimigratorie, xenofobe e reazionarie dei governi gialloverdi prima di destre estrema poi, non contano nei procedimenti penali. Tuttavia contano se si deve uniformare il...
  • Al tavolo della guerra si gioca la carta del grande bluff?

    Taluni analisti parlano di palese bluff. Altri prendono la minaccia sul serio. Molta parte della questione pare anche – e forse soprattutto – legata alla gittata dei missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG (di fabbricazione inglese) e dei balistici tattici statunitensi ATACMS. Joe Biden e Keir Starmer si sarebbero...
  • Progressisti e comunisti: la convergenza possibile

    Lo chiamano di già il “patto della birra“, perché sorseggiando l’antica cervogia Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi hanno praticamente siglato un primo margine di intesa tra le forze di quello che su può definire, più che “campo largo“, un nuovo “campo progressista“. Cinquestelle,...
  • Trump ed Harris, fintamente alternativi e tanto antisociali

    Quanto avrà potuto pesare, sugli oltre settanta milioni di americani che lo hanno seguito sulla ABC, il dibattito tra Donald J. Trump e Kamala Harris? Ovviamente si parla di spostamento di voti, di convincimento dei detrattori dell’uno e dell’altro, dei recalcitranti e di coloro che, con una invidiabile spiccata...
  • Agenda Draghi, parte II: non c’è sviluppo senza guerra

    Più volte è capitato di rilevare come lo “stato sociale” si sia configurato, nel corso del Novecento, come un felice prodotto (era questa l’espressione che mi piaceva sempre usare nel descriverlo) di quel socialismo reale e irrealizzato dell’Europa dell’est e, nello specifico, dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Qui non...
  • Credere, obbedire, egemonizzare culturalmente

    La nostra attenzione, di cittadini responsabili (proviamo per un attimo ad immaginare che tutto questo sia possibile in una forma massiva), dovrebbe essere in questi giorni rivolta alle grandi questioni che riguardano l’autunno politico e sociale: dalla prossima manovra di bilancio anti-poveri che questo governo scriverà molto presto fino...