Marco Sferini

  • La linea dura dal Cremlino alla NATO e l'”offensiva di primavera”

    Le speranze di pace in Ucraina sono tutte legate ad una fine del conflitto che non può immaginarsi con la vittoria di una delle due parti. Se si ritiene che la prevalenza di uno dei due blocchi che si fronteggiano debba essere il punto di arrivo su cui costruire...
  • L'”ultimo boss” della mafia che abbiamo conosciuto fino ad oggi

    Ci sono voluti quarantatré anni per catturare l’ex capo di “Cosa nostra“, Salvatore Riina. Ce ne sono voluti trenta per intrappolare quello che viene definito “l’ultimo boss“, malato, ridotto quasi in fin di vita da un tumore al colon prima e da metastasi al fegato oggi. L’hanno “cinturato” dentro...
  • Dante, Garibaldi e l’incultura sociale della destra

    Per quale assurda ragione si tenta di accreditare alla destra italiana una originalità culturale che derivi, niente di meno, direttamente da Dante Alighieri? E che, anzi, proprio il Padre della lingua italiana sia stato un antesignano dei valori della stessa destra! C’è tra stropicciarsi occhi, orecchie e gettarsi acqua...
  • Saremo più poveri, è certo. Ma anche senza una sinistra di alternativa?

    Secondo quanto scrive il più autorevole organo di informazione economico-finanziaria di questo disgraziatissimo Paese, la congiuntura europea starebbe entrando in una nuova fase, ancora più recessiva rispetto a quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora, dopo il biennio pandemico e, soprattutto, dopo l’ingresso nella moderna storia del Vecchio continente...
  • Il primo grande errore di Giorgia. Berlusconi dixit

    Dovrebbe corrispondere ad una precisa legge della politique politicienne, almeno per una come Giorgia Meloni, di lungo corso tra le fila di partiti storici e moderni dell’estrema destra italica, il contraccolpo appena subito dal governo sulla questione del mantenimento delle accise sui carburanti. Lo scontento popolare, il disagio sociale...
  • L’impossibile soluzione dei problemi sociali da destra

    Il Senato della Repubblica dà il via libera all’invio di nuove armi al governo di Kiev. Lo fa tra le gaffes di Maurizio Gasparri sulla guerra di Crimea, su Cavour e sul Regno di Sardegna (che lui, semplicisticamente, chiama “di Piemonte“) che sarebbe ancora esistito tra il 1861 e...
  • L’asse delle destre neonazi-onaliste nel liberismo moderno

    Ormai poco importa che Bolsonaro, dal suo rifugio floridano, tra una serie di dolori addominali e ricoveri ospedialieri, smentisca, nemmeno poi tanto enfaticamente, di essere stato quanto meno l’ispiratore dell’assalto dei suoi sostenitori ai palazzi della democrazia costituzionale brasiliana. La matrice del tentativo di sovvertimento delle istituzioni è quella...
  • Dagli appelli unitari ad una vera politica contro le destre

    Gli appelli alla formazione di schieramenti ampiamente tali da poter contendere in termini assoluti e percentuali alle destre di aggiudicarsi sempre maggiori spazi istituzionali, di vincere quindi le tornate elettorali una dopo l’altra, sono senza ombra di dubbio elementi utili non solo di critica ma pure di proposta. Soprattutto...
  • Il potere della Chiesa tra infantilismo religioso e fede sincera

    Torno su Ratzinger. Nel senso che torno a parlare della sua dipartita, però volendo trattare molto superficialmente il tema della religiosità che, a ben vedere, è distinguibile da quello della credenza, dell’ascesi rintracciabile non solamente nel culto cristiano e, nello specifico, nella sua occidentalissima trasposizione cattolica. Durante i funerali...
  • La non-sinistra alla prova della disfida regionale

    La concorrenza è il motore del commercio, la pubblicità ne è l’anima. Si dice. Non è per essere laicamente sacrileghi nell’accostare questa doppia proposizione ai fatti della politica di casa nostra, ma la domanda veramente sorge un po’ spontanea: visto il comportamento ambivalente e contraddittorio tra PD e Cinquestelle...
  • L’autonomia differenziata del governo dei ricchi

    La controriforma calderoliana sui rapporti tra Stato e regioni, sulla cosiddetta “autonomia differenziata“, assurge, via via che trascorrono i giorni, ad impostazione sovrastrutturale di un preciso calcolo economico che, come nota molto bene Alfonso Gianni su “il manifesto” (ne riportiamo l’articolo qui), è la prosecuzione in chiave istituzionale del...
  • Raztinger, il papa inadatto alla modernità della Chiesa

    La morte di Joseph Ratzinger, attesa da giorni, dopo l’annuncio dell’aggravamento delle sue condizioni di salute, è più che giustamente un elemento emblematico, perché un emblema, per molti versi, è ciò che ha rappresentato in vita il prefetto del Dicastero per la dottrina della fede divenuto il papa più...
  • Se l’MSI era una “destra democratica”, allora tutto può essere

    Quanto l’opportunismo di governo possa giocare in favore di un ridimensionamento del revisionismo storico in relazione alla propria storia politica e a quella dei propri partiti di riferimento, ebbene lo abbiamo potuto constatare ascoltando quanto affermato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno....
  • Il liberismo spinto di governo e l’anno peggiore che verrà

    Marco Travaglio l’ha definita una “discarica“: precisamente questo è la manovra economica del governo Meloni. Un luogo immateriale, fatto di un dossier che mette nero su bianco tutti gli interventi previsti, che oggi, diventeranno legge dello Stato, dal disvalore veramente impattante sulle fasce più indigenti della società italiana. Vi...
  • La povertà morale e sociale del Paese delle carceri

    Cinque, sei, sette ragazzi scappano dal carcere minorile “Beccaria” di Milano. Ad alcuni di loro è stato revocato, poco prima di Natale, il permesso per passare il periodo delle feste in famiglia. Non si tratta di vizio procedurale, ma di infrazioni disciplinari. Due di loro sono maggiorenni o forse...
  • La fase congressuale democratica: tutto tranne che a sinistra

    Il congresso ricostituente del PD, ogni giorno che passa, appare sempre più come un congresso normale, un appuntamento di routine previsto dallo statuto del partito. L’eccezionalità dell’evento, che avrebbe dovuto sancire un rinnovamento complessivo di quell’anomalo bicefalo della politica italiana che dal 2008 in avanti ha completato il processo...
  • Da Kiev a Washington, andata e ritorno della finzione democratica

    L’amico dell’americano e l’amico americano si stringono la mano. Il viaggio oltreoceano, il primo al di là della guerra, da quando la guerra è cominciata, consegna al mondo l’immagine iconica di un presidente ucraino che può lasciare quel teatro di orrore, quel campo di battaglia tra due imperialismi che...
  • La repubblica del ceto medio nella finanziaria del governo

    Non si è mai trattato di una destra sociale che si univa ad una liberista per scalare la vetta di Palazzo Chigi. Si è sempre e soltanto trattato di una sola destra economica, reazionaria nella più politica ed economica traduzione fattuale del termine. Di questo ci raccontano le cifre...
  • Ma gli ayatollah, nemici degli americani, non sono amici nostri

    Alcuni commentatori della cosiddetta “rivoluzione gentile” iraniana, fatta prima dalle donne e poi anche dagli uomini che si oppongono al regime di Teheran, hanno, soprattutto in alcuni angoli della sinistra cosiddetta “radicale“, osservato che sostenere questa ondata di proteste equivarrebbe ad appoggiare i tentativi di destabilizzazione da parte occidentale...
  • La rivincita delle destre tra appalti integrati e perdoni fiscali

    L’attenzione con cui il governo Meloni si appresta a far varare al Parlamento la legge di bilancio è particolarmente morbosa nei confronti dei temi che riguardano la fiscalità e le deregolamentazioni. Si tratta di due storiche lotte della destra, fin dai tempi del primo berlusconismo, della mutazione genetica di...
  • La lotta sindacale e la sponda politica che, a sinistra, manca

    Le manifestazioni sindacali che oggi si terranno in varie regioni italiane sono un primo importante segnale di malessere sociale nei confronti della legge di bilancio del governo Meloni. La non omogeneità delle tre confederazioni su una piattaforma nettamente condivisa è, d’altro canto, il ripetersi di uno schema divisorio già...
  • Il “campo largo” sulla manovra di bilancio delle destre

    La bocciatura europea di una serie di misure contenute nella manovra di bilancio proposta al Parlamento dal governo nero delle destre non è un giudizio di classe, non è un rimprovero per una impostazione marcatamente liberista di una legge economica che penalizza i più fragili cittadini italiani. E’ semmai...
  • Corruzione endemica (globale) e fragilità europea

    Qualcuno un tempo teorizzava così: a grande istituzione grande corruzione. Mi era sempre parso improprio stabilire un criterio tanto universalmente diretto, perché le vie del malaffare sono infinite, indescrivibili fino in fondo, non incasellabili con certezza dentro un rapporto così stringente tra chi offre denaro per comprare la volontà...
  • Abbiamo 10 anni! Tanti auguri a la Sinistra quotidiana

    Questo non è un editoriale. E’ un biglietto di auguri. O forse no. E’ una lettera, una lettera di auguri a tutte e tutti noi che abbiamo inventato, fatto, disfatto e rifatto, letto e riletto, sbirciato e suggerito la Sinistra quotidiana in questi dieci anni che ci separano da...
  • I porti aperti e il tatticismo europeista del governo

    Non te lo aspetti e allora lo stupore è tutto giustificato. Tutto o quasi. Prima la Croazia batte il Brasile ai quarti di finale del mondiale di calcio in Qatar, dove sono morte migliaia di lavoratori per costruire gli stadi (fonte il “Guardian”, pare fino a 6.500 migranti sotto...
  • Lo sdoppiamento del capitale e la sinistra in cerca d’autore

    In un mese di governo Meloni  le forze politiche della maggioranza hanno portato un attacco frontale a tutta una serie di prerogative democratiche e sociali che vengono così indebolite nella già loro fragile esistenza, nel loro essere un ultimo residuo di quella tutela ad ampio raggio che era stata...
  • Le teocrazie di ieri e di oggi e il “fenomeno religioso”

    L’accusa per Mohsen Shekari era di “inimicizia contro Dio“. E’ il 476esimo manifestante ucciso dalle autorità della Repubblica islamica iraniana per le manifestazioni di piazza contro il regime, dopo la morte della giovane Mahsa Amini, ammazzata per aver indossato impropriamente l’hijab. Mohsen è stato impiccato e, quindi, a differenza...
  • Fragilità governativa e tentennamenti neo-progressisti

    Lo scontro fra i poteri è, in questo caso, più che altro uno scontro fra la rappresentanza delle condizioni economiche del Paese da un lato e quella delle esigenze politiche dall’altro. La querelle tra Palazzo Chigi e Palazzo Koch non se non con la presa d’atto che degli aggiustamenti...
  • Il fantasma della borghesia del Nord si aggira per la Lega

    Se nel settore progressista della politica italiana grande è il disordine sotto il cielo, tra fasi costituenti e ricostituenti che spaiano piuttosto che appaiare, se il Terzo polo si muove nell’ottica di un rifacimento di una prospettiva neocentristra, anche a destra non è che navighino in ottime, chiare, fresche...
  • Se il PD vive, la sinistra (riformista) non può rinascere

    Mano a mano che ci si inoltra nell’inverno che dovrebbe precedere la primavera del PD (molto lontana dall’essere anche timidamente associabile a quella di Praga…), si fanno largo le candidature alla segreteria nazionale di un partito che dovrebbe, dalla cosiddetta “fase costituente” in atto, rinascere a nuova vita, mutar...
  • I no-vax e la sconfitta di un egoismo impenitente

    Deve potersi riaffermare, dopo il biennio pandemico tutt’altro che terminato ma indubbiamente ormai dietro di noi nella sua forma e sostanza più violente, il principio secondo cui l’integrità del benessere comune corrisponde indissolubilmente con la tutela del singolo cittadino, della persona, dell’essere umano in prima ed ultima istanza. Per...
  • Il governo getta la maschera: attacco frontale al lavoro e alle pensioni

    L’attacco, alla fine, è frontale. Contro i salari, contro le pensioni, colpisce i redditi più bassi e quindi fasce di popolazione ampie che, invece, sarebbero dovute essere tutelate maggiormente dentro il contesto dell’attuale crisi strutturale e ri-costituente un liberismo post-pandemico e in piena riformulazione geopolitica mondiale (ed europea). Il...
  • Il regionalismo differenziato del nazionalismo liberista

    L’intervento massivo del governo nella manovra di bilancio che il Parlamento discuterà in queste settimane è chiaramente classista: colpisce le fasce più indigenti, indifese, deboli e già abbondantemente vessate da una sequela di provvedimenti antisociali negli anni pre-pandemici e che, proprio a causa dell’esplosione del virus si sono fatti...
  • Casamicciola, un altro campanello d’allarme. Che non ascolteremo

    L’impietosa metafora della frana dello sviluppo economico, in questo caso prettamente più turistico, che tracima sulle vite, sulle abitazioni, sulla materialità e la consistenza più cruda e feroce dell’esistenza nella sua più spietata vocazione all’antropizzazione dei territori e della natura, non può mitigare in alcun modo la tragedia di...
  • Contraddizioni, incognite e ombre sul progressismo italiano

    E’ comprensibile. Giuseppe Conte per le amministrative regionali lombarde guarda ad un abboccamento con il PD: in termini numerici significa dare una remotissima possibilità alla sconfitta delle destre di realizzarsi qualora funzionasse un divide et impera indirettamente pensato, proposto e magari realizzato grazie alla scissione morattiana con la maggioranza...
  • Un governo umiliante in direzione dello Stato etico

    «…quel ragazzo deve fare lavori socialmente utili. Soltanto lavorando per la collettività, per la comunità scolastica, umiliandosi anche, evviva!, l’umiliazione che è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità, di fronte ai suoi compagni è lui lì che si prende la responsabilità dei propri atti e...