Socialisti (nel chiaro senso purtroppo deteriore del termine, attribuibile solo ad un certo periodo della storia repubblicana), democristiani di vecchio o medio corso. Così si ricostruisce una “sinistra moderna” che aspira a governare, quanto meno a dialogare con chi potrebbe veramente tornare a governare (e che ancora ora lo sta facendo).
Così ci si avvia verso un orizzonte di difesa dei diritti dei lavoratori: sostenendo che… sì i salari sono bassi, la precarietà avanza ma, tutto sommato, non si può mettere in discussione il pareggio di bilancio inserito in Costituzione o la stessa vituperata Legge Fornero.
Non sia mai! Come si fa altrimenti ad essere “di lotta e di governo”. Del resto per essere bisogna anche apparire: per essere “di governo” bisogna apparire “di lotta”.
Con buona pace di chi crederà votandoli di aver scelto il “meno peggio” del meno peggio stesso e di aver eroicamente salvato il Paese dalle destre.
(m.s.)
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