Il PD è una anomalia politica che ha distrutto i residui di sinistra socialdemocratica e di cattolicesimo liberale e sociale che un tempo esistevano, si confrontavano.
Ha rotto questi schemi e ha scelto, con Renzi, un percorso isolazionista privilegiando una unità politica fondata sulla difesa dei privilegi economici dei ricchi e potenti insieme alle destre di Verdini e Alfano.
Tutto questo viene ignominiosamente spacciato per “centrosinistra” o, sfacciatamente, per “sinistra” moderna.
Tutto ciò che demolisce questo impianto serve a recuperare valori che sono stati messi all’angolo e che vengono utilizzati solo esteriormente per avvelenare le povere menti di milioni di italiani privi di una capacità critica e decisionale tale da respingere gli incantesimi di Renzi.
Per questo, ciò che destruttura il PD e lo fa implodere è comunque una buona cosa, un atto apprezzabile.
Dobbiamo sempre avere presente che non esiste solo la destra economica del PD, ma che esistono altre destre che dobbiamo combattere tenacemente. E siamo soli. Non possiamo contare sul PD “democratico” e “antifascista”.
Possiamo contare solo su noi stessi. E’ poco, ma è qualcosa che continua ad esserci, ad esistere e che può crescere.
Recuperiamo un po’ di “odio di classe”, di disprezzo per le ingiustizie sociali e civili, per le diseguaglianze che aumentano e divorano il futuro delle giovanissime generazioni pagate in voucher…
Recuperiamo un po’ di “odio di classe”, sanguenittianamente parlando. Ci farà solo che bene.
(m.s.)
foto tratta da Pixabay