L’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola da parte del governo Rajoy prevede la decadenza del governo catalano e il controllo del Parlamento di Barcellona, cioè la sospensione del legittimo governo della Catalogna. Un colpo di mano arbitrario che rivela la volontà del Governo spagnolo di soffocare con ogni mezzo le rivendicazioni di autonomia e autogoverno del popolo catalano. Il ricorso all’art. 155 è un atto irresponsabile e di rottura di quella stessa legalità costituzionale che vorrebbe ripristinare.
La repressione politica, amministrativa e giudiziaria con cui si affronta la questione catalana evidenzia una tendenza generale del governo spagnolo a risolvere i problemi politici sul piano della repressione. Se trionfasse questa linea la Spagna diventerebbe un paese meno democratico e meno libero. Il ruolo che la monarchia ha avuto in questa operazione è stato al limite delle proprie prerogative costituzionali, collocandosi come figura cardine nella costruzione del blocco reazionario che appoggia l’applicazione dell’art.155 (Partido Popular, Partido Socialista e Ciudadanos) e nella sollecitazione del nazionalismo più reazionario.
Negli anni passati i governi di destra della Spagna e della Catalogna sono andati d’amore e d’accordo nella attuazione di politiche d’austerità, chiudendo servizi pubblici e limitando i diritti sociali, continuando le pratiche clientelari e corrotte di gestione della cosa pubblica. D’amore e d’accordo hanno prodotto disoccupazione, precarietà, devastazione ambientale. Come risposta il conflitto sociale e la mobilitazione popolare sono cresciuti in maniera significativa.
Per il popolo catalano e spagnolo il tema reale sarebbe risolvere i problemi quotidiani della vita causati dalle politiche neoliberiste. Non li risolve né Rajoy, né la dichiarazione unilaterale di indipendenza della Catalogna.
Esprimiamo il nostro sostegno alle compagne e ai compagni di Izquierda Unida, Unidos Podemos, Catalunya En Comu e delle altre formazioni della sinistra che si sono schierate contro l’applicazione dell’art. 155, nella prospettiva di un nuovo patto costituzionale per una Spagna plurinazionale, repubblicana e federale rifiutando sia la dichiarazione unilaterale di indipendenza, che la logica repressiva di Rajoy.
Solo la sinistra radicale in questo momento sta portando avanti una proposta all’insegna del dialogo e della democrazia mobilitandosi in Catalogna come in tutta la Spagna.
Esprimiamo la nostra solidarietà al nostro compagno Joan Josep Nuet, segretario dei comunisti catalani e coordinatore di Esquerra Unida i Alternativa (EUiA), denunciato per ribellione, sedizione, malversazione per il suo lavoro di parlamentare.
L’UE ha riconosciuto in passato dichiarazioni di indipendenza che non avevano alla base né il rispetto delle regole dei Paesi da cui ci si separava, né il diritto internazionale. Oggi dovrebbe impegnarsi per favorire il dialogo e la soluzione politica alla crisi catalana.
No alle misure repressive previste dall’art.155 !
No all’attacco alle libertà civili e alle istituzioni catalane !
Sviluppiamo la solidarietà al popolo catalano e alla sinistra spagnola !
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA-SINISTRA EUROPEA
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