Tra le misure del governo che rivedono le procedure di accoglienza dei minori stranieri soli che arrivano nel nostro territorio, l’accertamento dell’età può avere un ruolo fondamentale, qualora non vi siano documenti che certifichino la minore età.
Va detto in primo luogo che non esiste un esame strumentale né un complesso di esami che possano definire con precisione l’età cronologica di un soggetto, men che meno nei dintorni dei 18 anni.
Va ricordato che l’esame Rx del polso, a lungo ritenuto l’esame di riferimento, non è idoneo da solo a stabilire l’età, il suo uso esclusivo per motivi medico legali, e non clinici, non ha basi scientifiche, essendo gravato da un margine di errore anche superiore ai due anni. Men che meno può essere applicato per decidere in urgenza l’accoglienza in una struttura per minori o per maggiorenni di una persona di cui non si conosce l’età.
Documenti di riferimento per l’accertamento dell’età sono la legge Zampa”, 47/2017 e il “Protocollo per la determinazione dell’età dei minori stranieri non accompagnati”, documento di riferimento messo a punto da esperti e società scientifiche, sancito in Conferenza Unificata il 9 luglio 2020 con un accordo tra governo, regioni, province autonome ed enti Locali.
L’applicazione di questo protocollo può essere approfondita sul sito del Laboratorio di Antropologia Forense (labanof.unimi.it) – Sezione di Medicina Legale-Dipartimento di scienze biomediche Università degli studi di Milano, diretto dalla professoressa Cristina Cattaneo, nota tra l’altro per aver realizzato l’identificazione delle oltre 300 vittime del naufragio di Lampedusa del 2013 (Naufraghi senza volto. Cristina Cattaneo, Raffaello Cortina Editore). Il Labanof esegue le indagini per accertamento dell’età disposte dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano.
L’accertamento dell’età è procedura multidisciplinare e multifasica che vede la collaborazione di più specialisti, che costituiscono un team appositamente formato e aggiornato.
Prevede tre fasi successive: 1) un colloquio sociale che comprende lo studio di ogni documento in possesso del minore 2) una valutazione psicologica o neuropsichiatrica, 3) una visita pediatrica auxologica che, se necessario, può essere corredata da esami radiologici per lo studio dell’età ossea, in ordine di invasività: Rx polso e mano, Ortopantomografia, Tac del torace per studio del grado di fusione dell’estremità sternale della clavicola.
Se al termine permangono ancora dubbi, si presume la minore età a ogni effetto di legge.
È evidente che non è procedura fattibile in regime di urgenza né da un singolo specialista.
Molto interessante il rapporto di Save the children del luglio 2023 Mappatura sullo stato attuale delle procedure di identificazione e accertamento dell’età dei Msna in Italia, con descrizione delle criticità ma anche delle prassi virtuose incontrate nei territori, con molti spunti di riflessione sugli spazi di miglioramento.
Miglioramento in termini di tempo e di organizzazione, evitando semplificazioni che precludano ad approssimazioni ed errori, negando diritti e producendo emarginazione e sofferenza.
L’augurio è che «il superiore interesse del minore» sia sempre la bussola che orienta l’operato di governanti , amministratori e di tutti coloro che, in una società civile, hanno a cuore i diritti e il benessere dei “figli”, per qualsiasi via arrivino.
ANNA MORRESI§
Medico radiologo, tutore volontario Minori stranieri non accompagnati presso il Tribunale per i minorenni di Milano
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