Capire come votiamo (1) :: Le avventure del nostro voto

LE AVVENTURE DEL NOSTRO VOTO IN COMPAGNIA DI SCIENZA POLITICA, PSICOLOGIA COGNITIVA E FILOSOFIA POLITICA INTRODUZIONE Freud ci ricorda che spesso gli uomini hanno ceduto alle lusinghe del proprio...

LE AVVENTURE DEL NOSTRO VOTO IN COMPAGNIA DI SCIENZA POLITICA, PSICOLOGIA COGNITIVA E FILOSOFIA POLITICA

INTRODUZIONE
Freud ci ricorda che spesso gli uomini hanno ceduto alle lusinghe del proprio narcisismo, ritenendosi migliori di quello che in realtà sono.

Il cittadino razionale e informato, colui che fa scelte politiche dopo avere valutato le varie alternative semplicemente non esiste. Dal momento che l’elettore è vittima del suo stesso disinteresse per la cosa pubblica, della sua ignoranza, dei suoi stereotipi, spinto principalmente da passioni anziché da ragionamenti, bisogna guardare alla politica in chiave assolutamente realistica.

Inoltre, nonostante la sua progressiva espansione e diffusione nel ventunesimo secolo, la democrazia è entrata in crisi di legittimità. Nei tempi attuali di crisi economiche e nel mondo sempre più complesso della globalizzazione, la democrazia è accusata di non riuscire a prendere decisioni efficaci e veloci, di promuovere leader mediocri e inadeguati rispetto al gravoso compito di governare, magari anche propensi all’inganno con promesse che non si possono poi mantenere.

Le ricerche condotte da sociologi e politici del secolo scorso mostrarono che i fattori che maggiormente incidevano sulle scelte degli elettori erano le proprie latenti e largamente inconsapevoli propensioni verso l’identificazione di partito e l’influenza di leader di opinione.

La fase successiva della ricerca è invece dominata dalla psicologia cognitiva, la quale alle ricerche sociologiche e politologiche sostituisce l’esperimento. Le evidenze sperimentali sottolineano che alla scelta razionale dobbiamo sostituire la razionalità limitata soggetta a forti vincoli cognitivi e informativi dei votanti. Scorciatoie cognitive e scelte variabili a seconda di come i problemi vengono presentati, dominano il comportamento.

La conclusione non è che le persone siano irrazionali ma appare plausibile una concezione dualistica che distingue fra due processi mentali: il primo dominato dalle emozioni e largamente inconscio e il secondo caratterizzato dal calcolo razionale. Entrambi i processi influenzerebbero i nostri atteggiamenti, giudizi e comportamenti.

A partire da analisi empiriche, cognitive e sperimentali si tratta di porci alcune domande:

«Come gli elettori scelgono i propri rappresentanti?»;

«Quali sono le dinamiche adottate dai politici per dare una risposta alle istanze degli elettori?»;

«Quale è il ruolo dei partiti e dei mass media?»;

«Le decisioni elettorali e politiche sono razionali o irrazionali?»;

«Quali sono i fattori che possono dare vita a valutazioni superficiali o a decisioni politiche errate?»;

«Esiste una mappa fondata empiricamente che possa indicare le dinamiche cognitive con cui si formano le scelte politiche?»;

«In che modo la razionalità umana è limitata?»;

Infine domande filosofico-politiche sulle possibili forme di governo e rapporti fra cittadino e istituzioni:

«Alla luce delle evidenza empiriche, chi sarebbe bene che governasse?».

La decisione politica dipende sia dalle capacità cognitive individuali sia dalla socializzazione politica, dell’ambiente sociale e delle condizioni socio economiche degli attori. Considerare la decisione politica che nasce da una scelta dell’individuo significa affrontare la spiegazione dei fenomeni sociali a partire dai processi cognitivi e dalle motivazioni dei singoli.

Nel descrivere le avventure del nostro voto poniamo il paradigma dell’individualismo metodologico come priorità esplicativa degli individui su insiemi e istituzioni, senza che però comportare la sottovalutazione di quest’ultimi.

La stessa riflessione filosofica sulla democrazia non deve eludere il dato psicologico in quanto occorre evitare di proporre teorie che siano psicologicamente implausibili, abbandonando quindi la pretesa di progettare città ideali senza tenere conto delle persone in carne ed ossa.

(…continua…)

LUCA PAROLDO BONI
già professore alla Saint Petersburg State University (L.G.U.)

28 settembre 2021

SECONDA PARTE: CAPIRE COME VOTIAMO – RAZIONALITA’ ED EMOTIVITA’

TERZA PARTE: CAPIRE COME VOTIAMO – LA POLITICA IN LABORATORIO

QUARTA PARTE: CAPIRE COME VOTIAMO – UNA CERTA IRRAZIONALITA’ DELLA POLITICA

QUINTA PARTE: CAPIRE COME VOTIAMO – LA POLITICA E I NUOVI MASS MEDIA

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