Ascolto e trasparenza, con queste due parole d’ordine si candida a sindaco di Torino, in rappresentanza di una coalizione di sinistra, lo storico Angelo d’Orsi. Ha, infatti, accettato la proposta di Rifondazione comunista, Potere al Popolo, Sinistra anticapitalista, Pci, Dema, Fronte Popolare e Torino Solidale di guidare la lista «Sinistra comune». Ieri, la sua candidatura è stata presentata davanti a Casa Gramsci, luogo simbolico di una Torino passata, presente e futura, dove l’intellettuale comunista, al centro degli studi di d’Orsi, visse sotto la Mole.
«Ho sempre militato senza buttarmi nell’agone politico esprimendo nettamente le mie idee: vengo da una tradizione che si riferisce a Solari e Croce, il quale teorizza “l’ufficio civile dello storico”. Questa candidatura – precisa d’Orsi – è per me una novità che completa l’attività di studio e di insegnamento. Mi sono guardato allo specchio e mi sono detto “se non ora quando”. Ci sono persone, dentro e fuori la coalizione, che si riconoscono in alcuni ideali e che vogliono tradurli in atti concreti».
Il programma, che ruoterà attorno ambiente, lavoro, questione giovanile e cultura, è in via di definizione, ma sono chiari gli assi su cui si baserà: «Ascoltare i bisogni della cittadinanza, e in particolare delle sue fasce più deboli, che la pandemia ha ulteriormente, duramente provato e impoverito; e condurre una politica nel segno della trasparenza, perché la democrazia non ammette i poteri invisibili».
«Se la Sinistra, quella vera, non quella fasulla del Pd e dei suoi cespugli, riuscirà a ritornare alla guida della città, sarà una piccola rivoluzione, una rivoluzione gentile, una rivoluzione morale e intellettuale», ha scritto d’Orsi sulla sua pagina facebook criticando «il sistema Torino in cui Pd e M5s hanno mostrato una impressionante continuità» e rifacendosi alla Comune parigina, esperimento di uguaglianza e di libertà del quale ricorrono quest’anno i 150 anni. «Partecipiamo – ha sottolineato, ieri in piazza – per vincere, quindi è fuori luogo chiederci ora chi sosterremo al ballottaggio».
Tra gli altri candidati in campo per le prossime elezioni amministrative, Ugo Mattei, giurista e docente universitario, candidato a sindaco per la lista civica Futura, ha presentato il programma, che propone trasporti pubblici gratuiti ed ecologici e «un bilancio pubblico autenticamente partecipato con cifre importanti dedicate ai beni comuni». E ha lanciato, per la prima volta in Italia, il sistema americano caucus «per eleggere in modo assolutamente trasparente e partecipato» i candidati ai consigli di circoscrizione e al consiglio comunale. Futura vuole uscire dalla contrapposizione centrodestra e centrosinistra e si definisce «l’unica forza alternativa a un sistema partitocratico». I caucus (ovvero le assemblee) si terranno il 5 e il 6 giugno nelle otto circoscrizioni di Torino. Sono aperte a tutti i cittadini, ma – spiegano – «al candidato sindaco e al comitato politico di Futura spetterà la decisione su un’eventuale non idoneità attraverso un vaglio preventivo delle candidature al fine di garantire una composizione antifascista e antipartitica».
MAURO RAVARINO
foto tratta da Facebook