L’obiettivo è chiaro e lo si capisce anche dal titolo dell’assemblea: “Praticare l’opposizione, costruire l’alternativa. Il tempo è ora”. Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo nei giorni scorsi aveva lanciato un appello a tutte quelle forze di sinistra che non si riconoscono nel governo Draghi e nemmeno lo sostengono per costruire una proposta politica “antiliberista, di sinistra, ambientalista, pacifista e femminista”. Un appello a cui ieri pomeriggio hanno risposto positivamente molti amministratori, intellettuali e attivisti che hanno partecipato all’assemblea via zoom di Rifondazione Comunista.
L’incontro è stato aperto da Manon Aubry, eurodeputata francese del gruppo The Left al Parlamento Ue e nelle ultime settimane in prima linea contro la strategia della Commissione Ue sui vaccini e la privatizzazione dei brevetti di Big Pharma: “Ci vuole una resistenza contro il governo Draghi che ha incluso l’estrema destra della Lega – ha detto Aubry – perché in questo modo si normalizzano le forze neofasciste in Ue”. Molti gli interventi tra cui quelli dell’ex europarlamentare Emilio Molinari, della comica Francesca Fornario, di Giovanni Impastato, dell’ex segretario di RC Paolo Ferrero e del medico Vittorio Agnoletto.
L’attore Moni Ovadia ha proposto di “costruire una nuova sinistra che sia attrattiva per i rider, i lavoratori della logistica e del teatro”: “Freghiamocene delle elezioni per una volta e costruiamo un progetto serio – ha concluso Ovadia – così non saremo più fermi a percentuali da prefisso telefonico”. L’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Paolo Berdini invece ha individuato tre sfide intorno a cui costruire una nuova sinistra: la ricostruzione del “welfare urbano”, la sanità pubblica e la “grande battaglia della transizione ecologica”.
Lo storico dell’arte Tommaso Montanari ha ricordato come la nascita del governo Draghi sia solo il punto finale di un processo di “smontaggio della democrazia le cui tappe sono state l’elezione diretta dei sindaci e dei Presidenti delle Regioni che oggi chiamiamo governatori”.
Per questo Montanari ha chiesto di “fare una grande battaglia in favore della legge proporzionale”: “Con il Mattarellum e il taglio dei parlamentari la destra potrebbe cambiare da sola la Costituzione” ha avvertito lo storico dell’arte. All’assemblea ha partecipato anche il sindaco di Napoli e candidato alla Regione Calabria Luigi De Magistris: “A Napoli abbiamo dimostrato che si può costruire un’alternativa alle politiche neoliberiste – ha detto – per questo porterò il nuovo umanesimo, la lotta alle mafie e la valorizzazione dei beni comuni anche in Calabria”.
GIACOMO SALVINI
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